Strana la parabola videoludica dello sbarco in Normandia. Uno dei momenti più "cinematografici", oltre che importanti, della storia dei conflitti bellici (e della storia in genere) ha vissuto un periodo d'oro un decennio fa, salvo poi essere quasi dimenticato dai videogiochi più recenti.
I videogiochi che hanno scritto la storia: rivivere il D-Day joypad alla mano
Company of Heroes, uscito nel 2006, è sicuramente il gioco che, negli ultimi anni, ha ricreato più fedelmente lo sbarco ad Omaha Beach. Il gioco inizia proprio con una missione che è quasi un "plagio" a Salvate il soldato Ryan: la Compagnia Able partecipa all'assalto durante il D-Day dell'Operazione Overlord e deve superare la spiaggia, distruggere i bunker tedeschi che sorvegliano la riva e mettere fuori uso i quattro cannoni antiaerei da 88 mm FlaK 36. Il gioco, uno strategico in tempo reale, è disponibile per Pc ed è considerato ancora oggi una pietra miliare nel genere. Da provare per tutti gli appassionati di videogame e di storia (e soprattutto di entrambe le materie).
1 di 12 © dal-web|Company of Heroes, uscito nel 2006, è sicuramente il gioco che, negli ultimi anni, ha ricreato più fedelmente lo sbarco ad Omaha Beach. Il gioco inizia proprio con una missione che è quasi un "plagio" a Salvate il soldato Ryan: la Compagnia Able partecipa all'assalto durante il D-Day dell'Operazione Overlord e deve superare la spiaggia, distruggere i bunker tedeschi che sorvegliano la riva e mettere fuori uso i quattro cannoni antiaerei da 88 mm FlaK 36. Il gioco, uno strategico in tempo reale, è disponibile per Pc ed è considerato ancora oggi una pietra miliare nel genere. Da provare per tutti gli appassionati di videogame e di storia (e soprattutto di entrambe le materie).
Medal of Honor Allied Assault, (2002) mostra lo sbarco visto con gli occhi di Mike Powell, tenente del primo Battaglione Ranger e agente dell'USS. Ricchi e particolarmente dettagliati sono l'ambiente e la riproduzione atmosferica. Da Omaha Beach alla più sperduta cittadina francese, tutto è curato nei minimi dettagli. Sofisticata, per l'epoca, la gestione dei rumori che immerge completamente il giocatore nello spazio 3D. Armi dell'epoca e comportamento degli avversari, infine, non fanno altro che aumentare il senso di realismo delle missioni. Sicuramente uno dei titoli che meglio riproduce la sensazione di quei giorni, anche a distanza di anni.
2 di 12 © dal-web|Medal of Honor Allied Assault, (2002) mostra lo sbarco visto con gli occhi di Mike Powell, tenente del primo Battaglione Ranger e agente dell'USS. Ricchi e particolarmente dettagliati sono l'ambiente e la riproduzione atmosferica. Da Omaha Beach alla più sperduta cittadina francese, tutto è curato nei minimi dettagli. Sofisticata, per l'epoca, la gestione dei rumori che immerge completamente il giocatore nello spazio 3D. Armi dell'epoca e comportamento degli avversari, infine, non fanno altro che aumentare il senso di realismo delle missioni. Sicuramente uno dei titoli che meglio riproduce la sensazione di quei giorni, anche a distanza di anni.
Nel primo Call of Duty, capostipite della serie record di incassi, uscito nel 2003, il giocatore interpreta il ruolo di un paracadutista americano della 101esima divisione, lanciato dal cielo sul campo di battaglia francese con l'ordine di colpire alcuni bersagli prima dello sbarco in Normandia.
3 di 12 © dal-web|Nel primo Call of Duty, capostipite della serie record di incassi, uscito nel 2003, il giocatore interpreta il ruolo di un paracadutista americano della 101esima divisione, lanciato dal cielo sul campo di battaglia francese con l'ordine di colpire alcuni bersagli prima dello sbarco in Normandia.
In Call of Duty 2 (2005), secondo episodio della celebre serie di sparatutto in prima persona, al giocatore spetterà l'ingrato compito, come soldato della Seconda divisione Ranger, di scalare le scogliere di Pointe du Hoc, a ovest di Omaha Beach, e mettere fuori uso una parte dell'artiglieria tedesca. Nella realtà, i soldati usarono una complicata attrezzatura da scalata (e molta pazienza) mentre nel gioco l'ascesa dura pochi secondi. In entrambi i casi, però, stanare i nemici da i bunker non è un compito facile. Da notare che dei 225 ranger che formavano il battalione, soltanto 90 sopravvissero alla missione.
4 di 12 © dal-web|In Call of Duty 2 (2005), secondo episodio della celebre serie di sparatutto in prima persona, al giocatore spetterà l'ingrato compito, come soldato della Seconda divisione Ranger, di scalare le scogliere di Pointe du Hoc, a ovest di Omaha Beach, e mettere fuori uso una parte dell'artiglieria tedesca. Nella realtà, i soldati usarono una complicata attrezzatura da scalata (e molta pazienza) mentre nel gioco l'ascesa dura pochi secondi. In entrambi i casi, però, stanare i nemici da i bunker non è un compito facile. Da notare che dei 225 ranger che formavano il battalione, soltanto 90 sopravvissero alla missione.
In Battlefield 1942 (2003) una missione è interamente dedicata al D-day. Particolarmente adatto al multiplaying, "Bf42" consente di immergersi da protagonista nelle vicende che hanno caratterizzato il secondo conflitto mondiale scegliendo tra cinque kit di armamenti.
5 di 12 © dal-web|In Battlefield 1942 (2003) una missione è interamente dedicata al D-day. Particolarmente adatto al multiplaying, "Bf42" consente di immergersi da protagonista nelle vicende che hanno caratterizzato il secondo conflitto mondiale scegliendo tra cinque kit di armamenti.
I giochi di strategia ambientanti nella Seconda Guerra mondiale, e durante lo sbarco di Normandia, sono tantissimi, ma Close Combat: Invasion Normandy (2000), è sicuramente uno dei più realistici grazie anche al sistema di microgestione delle truppe che permette di scegliere quali fare partecipare allo scontro e come. E' possibile combattere in tutto lo scenario del D-Day, con una ricostruzione accurata non solo delle singole unità che hanno preso parte alla battaglia, ma anche delle zone degli scontri.
6 di 12 © dal-web|I giochi di strategia ambientanti nella Seconda Guerra mondiale, e durante lo sbarco di Normandia, sono tantissimi, ma Close Combat: Invasion Normandy (2000), è sicuramente uno dei più realistici grazie anche al sistema di microgestione delle truppe che permette di scegliere quali fare partecipare allo scontro e come. E' possibile combattere in tutto lo scenario del D-Day, con una ricostruzione accurata non solo delle singole unità che hanno preso parte alla battaglia, ma anche delle zone degli scontri.
Brothers in Arms (2005) è uno sparatutto tattico in cui si guida una piccola squadra di paracadutisti della 101esima completamente persa dietro le linee nemiche qualche ora prima dello sbarco. Completamente in balia di loro stessi e potendo contare solo sullo spirito di squadra, il giocatore dovrà comunque portare a termine il compito assegnato (distruggere le difese tedesche) e riunirsi ai commilitoni. Molto affascinante anche come la storia è raccontata.
7 di 12 © dal-web|Brothers in Arms (2005) è uno sparatutto tattico in cui si guida una piccola squadra di paracadutisti della 101esima completamente persa dietro le linee nemiche qualche ora prima dello sbarco. Completamente in balia di loro stessi e potendo contare solo sullo spirito di squadra, il giocatore dovrà comunque portare a termine il compito assegnato (distruggere le difese tedesche) e riunirsi ai commilitoni. Molto affascinante anche come la storia è raccontata.
Blazing Angels (2006) è un simulatore di volo (molto arcade a dire il vero) che permette di rivivere alcuni episodi della Seconda Guerra Mondiale con gli occhi, e le mitragliatrici, dei piloti di aereo. Nonostante nella realtà l'apporto degli aerei fu abbastanza inefficace durante lo sbarco, nel gioco in alcune missioni si possono centrare obiettivi sensibili, aiutando le truppe di terra ad assicurarsi la vittoria. Non realistico ma molto divertente.
8 di 12 © dal-web|Blazing Angels (2006) è un simulatore di volo (molto arcade a dire il vero) che permette di rivivere alcuni episodi della Seconda Guerra Mondiale con gli occhi, e le mitragliatrici, dei piloti di aereo. Nonostante nella realtà l'apporto degli aerei fu abbastanza inefficace durante lo sbarco, nel gioco in alcune missioni si possono centrare obiettivi sensibili, aiutando le truppe di terra ad assicurarsi la vittoria. Non realistico ma molto divertente.
Medal od Honor Frontline, per Playstation 2 (2002), si apre proprio con una evocativa sequenza dello Sbarco in Normandia. Tra corpi che cadono crivellati di colpi e artiglieria pesante che fischia, la sensazione di "trovarsi lì", per quegli anni, era notevole e lo rese uno dei titoli più amati della serie.
9 di 12 © dal-web|Medal od Honor Frontline, per Playstation 2 (2002), si apre proprio con una evocativa sequenza dello Sbarco in Normandia. Tra corpi che cadono crivellati di colpi e artiglieria pesante che fischia, la sensazione di "trovarsi lì", per quegli anni, era notevole e lo rese uno dei titoli più amati della serie.
In Codename Panzers (2004) si comandano carri armati. Non solo è possibile invadere la Polonia con i tank tedeschi e Berlino con quelli russi, ma anche assicurare il successo dell'Operazione Overlord assaltando con i nostri tank le retrovie tedesche, mentre sulla spiaggia infuria la carneficina. Un punto di vista diverso e originale sul conflitto.
10 di 12 © dal-web|In Codename Panzers (2004) si comandano carri armati. Non solo è possibile invadere la Polonia con i tank tedeschi e Berlino con quelli russi, ma anche assicurare il successo dell'Operazione Overlord assaltando con i nostri tank le retrovie tedesche, mentre sulla spiaggia infuria la carneficina. Un punto di vista diverso e originale sul conflitto.
D-Day (2004) è un gioco di strategia in tempo reale ambientato durante e dopo lo sbarco in Normandia. Tutta la campagna è vista da diverse angolazioni ed è possibile controllare 60 unità diverse, dai cecchini ai lanciafiamme fino alle unità corazzate.
11 di 12 © dal-web|D-Day (2004) è un gioco di strategia in tempo reale ambientato durante e dopo lo sbarco in Normandia. Tutta la campagna è vista da diverse angolazioni ed è possibile controllare 60 unità diverse, dai cecchini ai lanciafiamme fino alle unità corazzate.
Ultima ma indimenticabile è l'interpretazione molto personale della Rare con Conker: Bad fur days. Il gioco (del 2000 su Nintendo 64 poi uscito con una riedizione del 2005 su Xbox) mette il giocatore dei panni di uno scoiattolo dal carattere veramente brutto e dall'arsenale piuttosto smisurato. Il gioco ospita una delle parodie più riuscite della famosa sequenza di Salvate il Soldato Ryan, con un tripudio di pelliccia in fiamme, parolacce e tante risate.
12 di 12 © dal-web|Ultima ma indimenticabile è l'interpretazione molto personale della Rare con Conker: Bad fur days. Il gioco (del 2000 su Nintendo 64 poi uscito con una riedizione del 2005 su Xbox) mette il giocatore dei panni di uno scoiattolo dal carattere veramente brutto e dall'arsenale piuttosto smisurato. Il gioco ospita una delle parodie più riuscite della famosa sequenza di Salvate il Soldato Ryan, con un tripudio di pelliccia in fiamme, parolacce e tante risate.
I videogiochi che hanno scritto la storia: rivivere il D-Day joypad alla mano
1 di 12 © dal-web|Company of Heroes, uscito nel 2006, è sicuramente il gioco che, negli ultimi anni, ha ricreato più fedelmente lo sbarco ad Omaha Beach. Il gioco inizia proprio con una missione che è quasi un "plagio" a Salvate il soldato Ryan: la Compagnia Able partecipa all'assalto durante il D-Day dell'Operazione Overlord e deve superare la spiaggia, distruggere i bunker tedeschi che sorvegliano la riva e mettere fuori uso i quattro cannoni antiaerei da 88 mm FlaK 36. Il gioco, uno strategico in tempo reale, è disponibile per Pc ed è considerato ancora oggi una pietra miliare nel genere. Da provare per tutti gli appassionati di videogame e di storia (e soprattutto di entrambe le materie).
2 di 12 © dal-web|Medal of Honor Allied Assault, (2002) mostra lo sbarco visto con gli occhi di Mike Powell, tenente del primo Battaglione Ranger e agente dell'USS. Ricchi e particolarmente dettagliati sono l'ambiente e la riproduzione atmosferica. Da Omaha Beach alla più sperduta cittadina francese, tutto è curato nei minimi dettagli. Sofisticata, per l'epoca, la gestione dei rumori che immerge completamente il giocatore nello spazio 3D. Armi dell'epoca e comportamento degli avversari, infine, non fanno altro che aumentare il senso di realismo delle missioni. Sicuramente uno dei titoli che meglio riproduce la sensazione di quei giorni, anche a distanza di anni.
3 di 12 © dal-web|Nel primo Call of Duty, capostipite della serie record di incassi, uscito nel 2003, il giocatore interpreta il ruolo di un paracadutista americano della 101esima divisione, lanciato dal cielo sul campo di battaglia francese con l'ordine di colpire alcuni bersagli prima dello sbarco in Normandia.
4 di 12 © dal-web|In Call of Duty 2 (2005), secondo episodio della celebre serie di sparatutto in prima persona, al giocatore spetterà l'ingrato compito, come soldato della Seconda divisione Ranger, di scalare le scogliere di Pointe du Hoc, a ovest di Omaha Beach, e mettere fuori uso una parte dell'artiglieria tedesca. Nella realtà, i soldati usarono una complicata attrezzatura da scalata (e molta pazienza) mentre nel gioco l'ascesa dura pochi secondi. In entrambi i casi, però, stanare i nemici da i bunker non è un compito facile. Da notare che dei 225 ranger che formavano il battalione, soltanto 90 sopravvissero alla missione.
5 di 12 © dal-web|In Battlefield 1942 (2003) una missione è interamente dedicata al D-day. Particolarmente adatto al multiplaying, "Bf42" consente di immergersi da protagonista nelle vicende che hanno caratterizzato il secondo conflitto mondiale scegliendo tra cinque kit di armamenti.
6 di 12 © dal-web|I giochi di strategia ambientanti nella Seconda Guerra mondiale, e durante lo sbarco di Normandia, sono tantissimi, ma Close Combat: Invasion Normandy (2000), è sicuramente uno dei più realistici grazie anche al sistema di microgestione delle truppe che permette di scegliere quali fare partecipare allo scontro e come. E' possibile combattere in tutto lo scenario del D-Day, con una ricostruzione accurata non solo delle singole unità che hanno preso parte alla battaglia, ma anche delle zone degli scontri.
7 di 12 © dal-web|Brothers in Arms (2005) è uno sparatutto tattico in cui si guida una piccola squadra di paracadutisti della 101esima completamente persa dietro le linee nemiche qualche ora prima dello sbarco. Completamente in balia di loro stessi e potendo contare solo sullo spirito di squadra, il giocatore dovrà comunque portare a termine il compito assegnato (distruggere le difese tedesche) e riunirsi ai commilitoni. Molto affascinante anche come la storia è raccontata.
8 di 12 © dal-web|Blazing Angels (2006) è un simulatore di volo (molto arcade a dire il vero) che permette di rivivere alcuni episodi della Seconda Guerra Mondiale con gli occhi, e le mitragliatrici, dei piloti di aereo. Nonostante nella realtà l'apporto degli aerei fu abbastanza inefficace durante lo sbarco, nel gioco in alcune missioni si possono centrare obiettivi sensibili, aiutando le truppe di terra ad assicurarsi la vittoria. Non realistico ma molto divertente.
9 di 12 © dal-web|Medal od Honor Frontline, per Playstation 2 (2002), si apre proprio con una evocativa sequenza dello Sbarco in Normandia. Tra corpi che cadono crivellati di colpi e artiglieria pesante che fischia, la sensazione di "trovarsi lì", per quegli anni, era notevole e lo rese uno dei titoli più amati della serie.
10 di 12 © dal-web|In Codename Panzers (2004) si comandano carri armati. Non solo è possibile invadere la Polonia con i tank tedeschi e Berlino con quelli russi, ma anche assicurare il successo dell'Operazione Overlord assaltando con i nostri tank le retrovie tedesche, mentre sulla spiaggia infuria la carneficina. Un punto di vista diverso e originale sul conflitto.
11 di 12 © dal-web|D-Day (2004) è un gioco di strategia in tempo reale ambientato durante e dopo lo sbarco in Normandia. Tutta la campagna è vista da diverse angolazioni ed è possibile controllare 60 unità diverse, dai cecchini ai lanciafiamme fino alle unità corazzate.
12 di 12 © dal-web|Ultima ma indimenticabile è l'interpretazione molto personale della Rare con Conker: Bad fur days. Il gioco (del 2000 su Nintendo 64 poi uscito con una riedizione del 2005 su Xbox) mette il giocatore dei panni di uno scoiattolo dal carattere veramente brutto e dall'arsenale piuttosto smisurato. Il gioco ospita una delle parodie più riuscite della famosa sequenza di Salvate il Soldato Ryan, con un tripudio di pelliccia in fiamme, parolacce e tante risate.
Restano, comunque, decine i videogame più o meno liberamente tratti alle vicende del 6 giugno 1944 con intere generazioni che hanno potuto rivivere, virtualmente, lo sbarco degli americani sulla costa settentrionale della Francia. Alcuni di loro offrono un'esperienza che, visto il livello di realismo dei titoli e l'accuratezza dei particolari, non ha eguali se non nei primi quindici minuti del film "Salvate il soldato Ryan". Altri, invece, reinterpretano l'episodio, in modo più o meno riuscito. Ecco una carrellata dei titoli che hanno fatto la storia. O, almeno, hanno provato a farla rivivere.