Le polemiche non fermano il Movimento 5 Stelle, sempre più orientato ad allearsi con il britannico Nigel Farage. "I giornali stanno partecipando al gioco al massacro contro il leader dell'Ukip per sparare a zero contro il M5S - scrive Paolo Becchi in un post - Noi siamo una forza di rottura, i Verdi no. Contrasteremo insieme i veri fascisti". Intanto è stato deciso il capogruppo all'Europarlamento: è Ignazio Corrao, rimarrà in carica tre mesi.
Nel post di Becchi, titolato "In Europa per contare qualcosa", si elencano quattro motivi per cui il Movimento 5 Stelle non ha intenzione di scendere a patti con le forze ecologiste europee.
"Primo: dovremmo forse lasciarci dettare l'agenda politica dal Corriere o dal Fatto quotidiano? Secondo: i Verdi rappresentano più o meno un puntello di questa Europa che ora dicono di voler cambiare dopo che non hanno fatto assolutamente niente per contrastare le politiche dell'austerità imposte dall'Europa attraverso la sacrilega alleanza della Troika. Per loro, l'euro è più intoccabile del Vangelo e considerano l'approccio integrazionalista un vincolo di adesione imprescindibile che chiaramente il Movimento non può e non deve accettare".
L'elenco prosegue: "Terzo: molti loro dirigenti hanno insultato il M5S prima delle elezioni, con alcuni dirigenti che hanno escluso in modo categorico l'alleanza. Quarto: il presidente dei Verdi europei, l'eurodeputato franco-tedesco Daniel Cohn-Bendit, ha appoggiato tutte le guerre Nato - Iraq, Afghanistan, Libia e sarebbe stato pronto anche per la Siria. Certamente molte battaglie potranno essere combattute insieme. Leggiamo dal sito dei verdi che si sono schierati contro il Ttip – l'accordo per la creazione di un'area di libero scambio tra UE e Stati Uniti. Se vorranno portare a compimento con efficacia e credibilità quest'impegno, su questo, come su altri temi di interesse programmatico comune, non mancherà la possibilità di una lotta comune, ma i Verdi, per tutti i motivi espressi in precendenza, non sono chiaramente un'opzione credibile e praticabile per un Movimento che vuole essere una forza di rottura verso le politiche imposte fino ad oggi da quest'Europa".
Il professore genovese si dilunga poi in difesa di Farage, respingendo le accuse di razzismo e omofobia. "Che l'Ukip ha un suo coordinamento Lbgt che prende posizione regolarmente in materia di omofobia; o che Amjad Bashir, un cittadino musulmano nato in Pakistan, e Steven Woolfe, di origine afroamericana, ebraica e irlandese, siano due nuovi eurodeputati del partito di Farage, ai giornali italiani non interessa".
"Per quel che riguarda l'immigrazione - aggiunge - la politica dell'Ukip non è affatto su base etnica o razziale, ma di protezione del lavoro e del welfare nazionale. Posizione discutibile, chiaramente. Ma è esattamente quella che Angela Merkel in Germania, Mark Rutte in Olanda e in generale tutti i paesi del Nord Europa imporranno per colpire il cosiddetto 'Welfare turistico', anche a discapito dei cittadini europei", chiude Becchi.
Blog Grillo contro Verdi Europei, post su Butikofer - "Così parlò il copresidente dell'European Green party e deputato tedesco in Ue Reinhard Butikofer: "Grillo vuole l'Europa come comunità? Deve smetterla di prendere in giro le persone. Io non so cosa pensano i "grillini" perché il loro leader non permette agli altri di esprimere posizioni diverse. Se non sono d'accordo con Grillo, lo sfiducino e poi potremo parlare". Lo scrive il blog di Beppe Grillo in un post dal titolo "Così parlò Butikofer".