Sudan, Meriam rischia 100 frustate
I legali della donna, condannata per apostasia, denunciano: "Se entro due settimane non arriverà il nuovo verdettp, sarà eseguita la pena decisa il 15 maggio"
Meriam Yahia Ibrahim, la donna cristiana condannata in Sudan per apostasia, rischia 100 frustate. Lo denuncia Antonella Napoli, presidente di Italians for Darfur, che rilancia l'appello dei legali della neomamma: "Ci hanno detto che, pur avendo presentato un ricorso, se il nuovo verdetto non arrivasse entro due settimane a Meriam saranno inflitte le 100 frustate per adulterio a cui è stata condannata lo scorso 15 maggio".
"Rilanciamo la richiesta di aiuto degli avvocati del Sudan justice center a sostenere con piccole donazioni la loro azione affinché possano continuare a pagare le spese legali estremamente onerose in un paese come il Sudan", continua la Napoli.
"Bisogna fare presto e aumentare le pressioni sul governo sudanese. Sia Meriam che suo figlio, hanno raccontato gli avvocati, hanno contratto varie malattie a causa della scarsa igiene in carcere. E ora che c'è anche Maya, che ha solo quattro giorni, i rischi sono ancora più elevati: ci sono stati decine di casi di morte di neonati nella prigione di Omdurman", conclude la presidente di Italians for Darfur.
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