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Ecco l'Inter che vince sempre

Verdelli: "Abbiamo il miglior vivaio"

Lo scudetto manca da 15 anni? I cugini milanisti fanno incetta di trofei? Una spada di Damocle, ma almeno i tifosi interisti possono "consolarsi" con i risultati della formazione Primavera, che domenica sera ha centrato la terza finale consecutiva del campionato, battendo la Juventus per 2-1, e mandando all'aria i sogni di Grande Slam dei bianconeri, vincitori del torneo di Viareggio e della Coppa Italia. Ora in finale, in programma il 10 giugno a Fano, la vincente di Lecce-Brescia (i salentini sono i campioni in carica). A livello giovanile la società di Via Durini si conferma tra le migliori d'Italia, se non la migliore per continuità di risultati. Tgcom ha intervistato Corrado Verdelli, allenatore in seconda prima di Cuper e poi di Zaccheroni, capace di centrare l'accoppiata scudetto primavera-torneo di Viareggio nella stagione 2001/02. Uno, insomma, che di giovani se ne intende, avendo lanciato, tra gli altri, Martins, Pasquale e Beati.

L'Inter ha conquistato per il terzo anno di fila la finale del campionato primavera. Una conferma che il vivaio nerazzurro è il migliore d'Italia.
"In questo momento sì...E' stato fatto un ottimo lavoro sotto la guida di Baresi. Da quando c'è lui i risultati di gruppo sono stati splendidi. C'è stata anche una grande crescita individuale, con il passaggio di alcuni primavera in prima squadra: Martins, Beati, Pasquale, Franchini e Ferraro tanto per citarne alcuni. Essere in una squadra come l'Inter non è come essere all'Atalanta, senza nulla togliere ai bergamaschi. E' stato fatto e si sta facendo un grande lavoro. Non ho visto Juve e Milan fare altrettanto".

Peccato che non ci sia una ricetta per trasformare i risultati a livello giovanile in uno scudetto atteso ormai 15 anni
"Passare dai giovani alla prima squadra è completamente diverso. L'ho vissuto io sulla mia pelle la stagione appena passata..."

La scelta di puntare sul vivaio, in un momento di grave crisi per il calcio italiano, sembra la soluzione più azzeccata in ottica futura
"E' la strada da intraprendere e noi lo abbiamo già fatto da alcuni anni. Ovviamente squadre come Inter, Milan e Juventus non possono limitarsi a questo. I giovani vanno inseriti in modo graduale, ma per vincere bisogna avere anche giocatori importanti".

In questa ottica verranno aggregati alcuni ragazzi alla prima squadra nel ritiro di questa estate?
"Certamente sì...Poi questa estate con Europei, qualificazioni Mondiali e Coppa America, porteremo 5/6 giocatori a fare parte del ritiro. E' una chance importante per loro. Poi in base a come si comporteranno potranno rimanere con la prima squadra".


Nella formazione allenata da Bernazzani ha già individuato il "nuovo Martins"?
"Un Martins non c'è....C'è Eliakwu, che si deve confermare. E' già avanti rispetto agli altri, ha un altro passo, anche se magari non è stilisticamente bello da vedere. C'è anche qualche altro giocatore, come Nossa, Dellafiore, Marino e Donazzan, molto interessante. Ragazzi che sono stati con me, hanno giocato poco, ma hanno anticipato di un anno".

Lei ha "scoperto" e lanciato Obafemi Martins. Si aspettava che facesse da subito così bene?
"Non voglio fare il presuntuoso, ma si vedeva che il ragazzo aveva grandi qualità, ma non mi aspettavo facesse così tanti gol. In effetti era devastante. E' bastato inquadrarlo in un discorso tattico".

Andrea Ghislandi