SANGUE AL CONFINE

Kiev, battaglia alla frontiera orientale Si alzano i jet, 200 morti in poche ore

Ancora scontri tra Guardie di Frontiera ucraine e milizie ribelli al posto di confine di Dyakovo, valico di confine tra Ucraina e Russia. I caccia di Kiev in azione. Orrore in un villaggio: trovata una fossa comune

© ansa

Prosegue la battaglia tra Guardie di Frontiera ucraine e milizie ribelli al posto di confine di Dyakovo, valico di confine tra Ucraina e Russia, nella regione ribelle di Lugansk. Lo riferiscono fonti ucraine. L'aviazione, scrive l'agenzia Unian è entrata in azione, "ma non riesce a inquadrare i bersagli, a causa del buio". Secondo i media locali, il conflitto in pochi giorni avrebbe fatto ormai quasi 200 morti da ambo le parti.

Le posizioni delle Guardie di Frontiera di Kiev sarebbero state attaccate da decine di uomini pesantemente armati.

Trovata una fossa comune - In un villaggio poco a nord di Donetsk,, intanto, alcuni contadini affermano di aver trovato una fossa comune in un bosco, con 10-15 cadaveri in stato di decomposizione. Secondo alcuni si tratterebbe dei corpi militanti del Donbass, molti di nemmeno vent'anni, che si erano rifiutati di combattere al fianco di Kiev. Secondo altri, di vittime non accertate dei violenti scontri tra nazionalisti e ribelli per il controllo di un checkpoint il 23 maggio.

La situazione resta critica. I ribelli avvertono: i soldati ucraini devono fare attenzione, se dovessero colpire i depositi di cloro usati per depurare l'acqua sarebbe vera e propria catastrofe, la stessa che dice di temere Kiev, preoccupata che i separatisi possano decidere loro di usare il cloro. Non è un'arma chimica, ma non di meno è letale.