JAZZ MEETING

A "Jazz Meeting" Claudia Cantisani

La poliedrica cantante parla a Tgcom24 del suo nuovo album "Storie d'Amore Non Troppo Riuscite"

© ufficio-stampa

Nostra ospite questa settimana a "Jazz Meeting" Claudia Cantisani cantante poliedrica, artista che nella dimensione pop, nella musica "d'autore" e nel jazz riesce sempre a dare il meglio di sé. "Storie d'Amore Non Troppo Riuscite" è il titolo del suo nuovo album. Perfezionata al CET di Mogol e transitata da Castrocaro, Claudia Cantisani si dice ispirata dallo swing di Sergio Caputo di "Un Sabato Italiano" disco lanciato da un programma televisivo di culto negli anni 80 come "Mister Fantasy" di Carlo Massarini.

Ad accompagnare Claudia nel progetto alcuni tra i migliori musicisti jazz degli ultimi anni in Italia: Felice Del Vecchio al piano, Pietro Condorelli alla chitarra , Massimo Moriconi al contrabbasso - Massimo Manzi alla batteria - Massimo Morganti al trombone e Felice Clemente che suona i sassofoni ed il clarinetto

Claudia “Storie d'Amore Non Troppo Riuscite” è decisamente più vicino al jazz rispetto ai tuoi precedenti lavori.
Direi di sì, visti anche i musicisti che hanno collaborato con me e che mi hanno accompagnata anche lo scorso inverno al concerto al Blue Note di Milano. Esibirmi in questo prestigioso locale, mi ha dato una grande emozione. L'interplay con loro ha funzionato al meglio e questo è stato decisivo per la buona riuscita del concerto. Il contatto con il pubblico per me è fondamentale; dalla gente ricevo quella spinta che in ogni concerto è indispensabile.

"Storie d'Amore Non Troppo Riuscite" è un progetto dove musica e parole vanno di pari passo..
Amo comunicare attraverso la musica, ma soprattutto attraverso le parole che reputo importantissime. Mi piace parlare d'amore nelle canzoni perché è un sentimento che ci dà gioie e spesso dolori. "Storie d'Amore Non Troppo Riuscite" racconta il lato ironico della storia d'amore, che non necessariamente è quello che si prova tra persone, ma anche quello per la propria città di origine o per il "lavoro" della musica, che noi facciamo ogni giorno.