dal 18 ottobre 2014 al 8 marzo 2015

Milano festeggia un grande ritornoA Palazzo Reale è atteso Van Gogh

Le opere di Kröller-Müller Museo di Otterlo verranno riproposte con alcune aggiunte

Il 23 febbraio del 1952 a Palazzo Reale si inaugurava la prima grande mostra su Van Gogh. Le opere provenivano in gran parte dal Kröller-Müller Museum di Otterlo. Il pubblico era in delirio, come riporta la stampa dell'epoca.
A 62 anni di distanza, le opere di uno degli artisti più famosi al mondo, ritornano a Palazzo Reale per la mostra "Van Gogh" che sarà inaugurata a ottobre, promossa dal Comune di Milano - Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale di Milano, Arthemisia Group e 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE.

Per l'assessore alla Cultura, Filippo Del Corno "Istituzioni museali straniere di grande prestigio, curatela internazionale di altissimo livello, inserimento in palinsesti tematici di programmazione che coinvolgono l'intera città: sono questi i tre elementi fondamentali di costruzione di senso e di significato per questa avventura che è la grande mostra di Van Gogh".

L'esposizione, sarà allestita nelle sale di Palazzo Reale, e realizzata grazie al sostegno del Gruppo Unipol, patrocinata dall'Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e inserita negli eventi ufficiali del Van Gogh Europe, l'istituzione di recente costituzione sostenuta dal governo olandese a tutela e promozione dell'opera di Van Gogh.
Il lavoro curatoriale ha permesso di costruire un percorso che accompagnerà il visitatore attraverso oltre 50 opere per comprendere ed esplorare il complesso rapporto tra uomo e natura, tra fatica e bellezza, attraverso il drammatico percorso dell'esistenza di Van Gogh. Un tema strettamente legato a quello di EXPO 2015.
Il corpus centrale della mostra è costituito, come per l'esposizione del 1952, da opere provenienti dal Kröller-Müller Museum di Otterlo, a cui si aggiungono lavori provenienti dal Van Gogh Museum di Amsterdam, dal Museo Soumaya-Fundación Carlos Slim di Città del Messico, dal Centraal Museum di Utrecht e da collezioni private normalmente inaccessibili.
Tra i capolavori concessi dal Kröller-Müller Museum alla mostra milanese: L'autoritratto del 1887, il Ritratto di Joseph Roulin del 1889,Vista di Saintes Marie de la Mer del 1888 e i molti disegni, così importanti nella vita artistica di Van Gogh come Testa di pescatore del 1883 e Bruciatore di stoppie, seduto in carriola con la moglie del 1883.

La mostra presenta una lettura dell'opera dell'artista del tutto inedita e si focalizza sulle tematiche legate a
Expo 2015
: la terra e i suoi frutti, l'uomo al centro del mondo reale, la vita rurale e agreste così strettamente legata al ciclo delle stagioni. In un'epoca in cui la maggior parte degli artisti rivolgeva lo sguardo al paesaggio urbano, frutto dell'industrializzazione europea della fine del XIX secolo,
Van Gogh
sposta la sua attenzione verso il paesaggio rurale e il mondo contadino, ritenendo la vita semplice della campagna un soggetto di una nobile e sacra accezione, e i lavoratori della terra figure eroiche e gloriose. A Nuenen, dove la famiglia si era trasferita per gli impegni di pastore del padre, iniziò ad interessarsi ai contadini. Le raffigurazioni di soggetto contadino furono al centro degli interessi di Van Gogh per quasi tutta la sua carriera: dai primi disegni realizzati in Olanda fino agli ultimi capolavori dipinti nei pressi di Arles, Van Gogh esprime la propria affinità verso gli umili, immedesimandosi con loro e rappresentando il loro dignitoso contegno.
"Non ti nascondo che amo la campagna perché ci sono cresciuto, delle ondate di ricordi di altri tempi, delle aspirazioni di questo infinito di cui il seminatore e il covone sono i simboli, mi incantano ancora come una volta."
"Io sono completamente preso dalla immensa pianura con i campi di grano contro le colline, senza confini come un mare, di un giallo, di un verde tenero, delicato, il viola tenero di un pezzo di terreno zappato e sarchiato, con il verde delle piante di patate in fiore che forma un disegno a scacchi regolari, e tutto ciò sotto un cielo a tonalità delicate di azzurro, bianco, rosa e violetto. Sono di un umore sin troppo calmo, sono dell'umore adatto a dipingere questo."
Vincent Van Gogh,
Auvers-sur-Oise, luglio 1890,

"Non capisco come il buon Dio abbia dato forza a quella mano, privandoci di quel talento ignoto.
Quella mano che esibiva come egli vedeva e voleva vedere il mondo! Quella mano, dotata di una tale violenza nel confondere l'animo della gente, che, straziandola, nutriva il loro scetticismo con spasimanti emozioni!
Quella mano animata che ci ha donato un'altra delle sue opere: l'immortalità di un uomo che è riuscito a diventare, nonostante la sua rabbia, la visione di se stesso. Semplice, intelligente, onesto, malinconico e folle con il suo istinto creativo che gli mormorava la necessità di essere compreso, dimostrando tutto ciò che lo rendeva felice, accomodando le sue ragioni in un'estrema galanteria, resa invisibile dalle sue turbolenze. Una mano, una pistola, un colpo e due giorni d'agonia. Può terminare così la vita di un uomo, che dinanzi a Dio, ha maneggiato tutte le astuzie che erano in proprio possesso? Come possiamo, noi lugubri pezzi di carne, saziare la Vostra ira?
Esiste la remota opinione, che io, umile postino viva più a lungo di quanto ho vissuto? Sì, vero! Ho consegnato lettere per tutta la vita senza mai sbagliarne recapito: che cosa lascerò io al mondo? Certo, il ricordo di avere abbandonato all'ingiustizia di una sorte infame, l'appello di riconoscenza che chiedeva un Vostro servo! Il mio grande amico! Non mi appello alla sua arte, ma Vincent, trasformando i colori in una gloria celestiale, ha fatto della vita altrui un' emozionante visione da guardare, rendendo degna devozione a Voi, vivace nell'assenteismo...!
Dio, scusate le mie frasi, sto peccando ingiustamente con parole odiose e piene di dolore…! Scusate ancora!
Forse è giusto così, e il mio pensiero è solo un anonimo spauracchio che mi rimbalza contro. Vincent ha sofferto infinitamente e delle sue pene ne conosco la ragione! È giusto così, lui non avrebbe sopportato mai il peso della mia attuale età accomodata nel suo corpo! Scusatemi ancora!

Joseph Roulin, In ricordo del mio caro amico Vincent Van Gogh, Marsiglia, 25 gennaio 1891

Kathleen Adler, esperta del periodo impressionista, curatrice di mostre dedicate ad alcuni tra i più importanti esponenti di questo movimento artistico, nonché autrice di significative monografie, è la curatrice della mostra, ed è stata supportata nel suo lavoro da un comitato composto da alcuni tra i più noti e riconosciuti esperti di Van Gogh e della pittura del periodo: Cornelia Homburg, massima esperta dell'opera di Van Gogh nonché curatrice delle più importanti mostre dedicate all'artista; Sjraar van Heugten, già Head of Collections al Van Gogh Museum di Amsterdam, Jenny Reynaerts, Senior Curator 18th and 19th Century Paintings al Rijksmuseum di Amsterdam; Stéphane Guégan, Conservatore del Dipartimento di Pittura al Musée d'Orsay.

VAN GOGH L'uomo e la terra a cura di Kathleen Adler
18 ottobre 2014 - 8 marzo 2015
Palazzo Reale
Piazza Duomo 12

Milano
http://www.vangoghmilano.it #VanGoghMi

Orari: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì, domenica: 9.30-19.30; giovedì e sabato: 9.30-22.30
Il servizio di biglietteria termina un'ora prima della chiusura
Prenotazioni e informazioni: T +39 02 54913 |
http://www.ticket.it/vangogh
Biglietti: intero € 12,00 | Ridotto € 10,00 | Ridotto speciale € 6,00
Promozione Prenota Prima: € 9,00 Valida per i gruppi che acquistano i biglietti entro il 15/06/2014 ed accedono in mostra entro il 16/11/2014
Promozione Prenota Prima: € 5,00 Valida per i gruppi scuole che acquistano i biglietti entro il 15/06/2014 ed accedono in mostra entro il 16/11/2014