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Ucraina, alta tensione a Donetsk: urne distrutte dai ribelli filorussi

Folla in marcia verso la residenza dell'oligarca Akhmetov. Interfax: alcuni osservatori Osce lasciano l'est del Paese per motivi di sicurezza

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Tornano a esplodere le violenze nelle terre filorusse dell'Ucraina. I miliziani dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk stanno distruggendo a colpi di bastone le urne elettorali davanti alla sede dell'amministrazione regionale. Altre urne vengono utilizzate come raccogli-immondizia. I filorussi invitano la popolazione a non partecipare alle consultazioni.

Intanto, centinaia di sostenitori della Repubblica popolare di Donetsk, oltre 2.000 persone secondo alcune fonti, stanno marciando verso la residenza dell'oligarca Rinat Akhmetov, presidente dello Shakhtar. "E' nemico dello Stato", urlano.

L'accesso alla residenza è bloccato dai miliziani armati di Ak47 e lanciagranate. Akhmetov, ex sostenitore di Viktor Ianukovich, è stato accusato in passato di aver finanziato i gruppi separatisti. Ora è stato messo all'indice dagli stessi filorussi, che lo accusano di sostenere il governo di Kiev.

E l'agenzia russa Interfax scrive che "alcuni osservatori dell'Osce stanno lasciando l'est dell'Ucraina per ragioni di sicurezza", senza aggiungere altri dettagli.

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