Dramma nel Napoletano: una donna di 47 anni, Maria B., operaia in cassa integrazione del reparto logistico Fiat a Nola, si è uccisa nella propria abitazione martedì scorso, ma il cadavere è stato ritrovato solo sabato sera. A dare l'allarme alcuni vicini preoccupati dei cattivi odori che provenivano dall'appartamento.
La donna è morta per le forti emorragie interne provocate da alcuni fendenti all'addome che si sarebbe inferta da sola, almeno stando ai primi accertamenti del medico legale, e alle ipotesi degli inquirenti che hanno trovato la porta chiusa dall'interno con la chiave della stessa donna. A dare certezza alle ipotesi sarà ora l'autopsia.
La cassaintegrata del polo logistico Fiat di Nola, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna, si è stesa sul letto e, dopo essersi ferita con un coltello da cucina, ha cercato di raggiungere il telefono, senza però riuscire ad afferrarlo per le forti emorragie interne che l'hanno soffocata. La donna, dalla separazione dal marito, avvenuta qualche anno fa, viveva da sola in un appartamento nel Rione Spiniello di Acerra. L'operaia era da circa sei anni in cig, che le sarebbe scaduta il 13 luglio, e secondo quanto raccontato da amici e colleghi, soffriva di crisi depressive.