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Mango: "Odio le cover e le reinvento"

Presenta a Tgcom24 il nuovo album "L'amore è invisibile"

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Mango torna a rivisitare e a far sue le canzoni più belle della musica internazionale ed italiana dopo l'esperimento di "Acchiappanuvole" nel 2008. Esce il 27 maggio "L'amore è invisibile" che contiene tre inediti e successi come "One" degli U2 o "Una giornata uggiosa" di Lucio Battisti: "Odio le cover, delle canzoni cerco di scoprire il fulcro e rifarle mie con il mio stile", dice Mango a Tgcom24.

Perché "L'amore è invisibile"?
Perché è un percorso che possiamo iniziare ad un certo punto della nostra vita ma che riguarda non solo per persone con cui condividiamo un percorso ma anche centinaia di altre cose. L'amore non ha un punto preciso ma è in continuo movimento e una crescita continua e di appartenenza. Quello che conta è sentirsi parte di qualcuno, qualcosa o di tante cose.

Com'è nata l'idea di stravolgere i successi storici?
Odio le cover e il termine cover perché si intende il rifacimento delle canzoni. E' un concetto che non reggerà mai perché il paragone con l'originale, considerato giustamente intoccabile, è inevitabile ed è anche un po' stupido fare dei paragoni. Così ci siamo messi con il lanternino a cercare il fulcro di ogni canzone, riprenderlo e farlo nostro. Da "One" degli U2 a "Fields Of Gold" di Sting posso affermare che le mie versioni sono assolutamente uniche, frutto di una ricerca non fine a se stessa.

Con quale criterio avete scelto i brani?
Non con quello sentimentale ma secondo gusto e leggerezza musicala. Abbiamo valutato diverse ipotesi analizzando anche l'impianto musicale che fosse affino al mio gusto. In tanti anni ho sempre fatto quello che volevo in totale libertà, indipendentemente che piaccia o no.

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