Una folla commossa ha partecipato ai funerali delle tre vittime della strage di sabato a Tempio Pausania. In tanti sono rimasti fuori dalla cattedrale e hanno accompagnato con un lungo applauso, in piazza San Pietro, l'arrivo delle salme di Giovanni Maria Azzena, della moglie Giulia e del figlio Pietro. Nei primi banchi i genitori dei due coniugi e i compagni di classe del piccolo Pietro, la cui bara era avvolta dalla maglia della sua squadra di calcio.
Palloncini in aria per Pietro - I palloncini bianchi hanno riempito il cielo di Tempio Pausania dopo il funerale. A lanciarli, i compagni di scuola di Pietro che, durante la celebrazione, gli hanno rivolto un pensiero: "Ricorderemo la tua allegria, la tua voglia di vivere. Adoravi il calcio e ci consolavi quando sbagliavamo le partite. Anche se non ti possiamo più vedere sappiamo che da lassù ci guardi. Ciao Pietro ti vogliamo bene".
Il prete: "La croce di un innocente" - Antonio Tamponi, il parroco, ha tuonato dal pulpito: "Se vogliamo la verità sul calvario non sarà la croce di un innocente che paga per tutti a consegnarcela. La responsabilità è della società intera. Sappiate che ogni piccolo crimine che noi giustifichiamo può diventare un grande crimine, e allora c'è il passaggio atroce dalle bare di mogano alle bare bianche come quella del piccolo Pietro".