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Pomezia, all'asilo il dolce è solo per i bambini ricchi: bufera sul sindaco

Ha scatenato polemiche la decisione del primo cittadino grillino, Fabio Fucci, di istituire due menu, con o senza dessert, a prezzi differerenti. Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, commenta: "Non mi sembra ci sia una situazione di discriminazione"

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E' bufera su Fabio Fucci, sindaco di Pomezia del Movimento 5 Stelle, per la sua decisione di servire il dolce solo ai bambini dell'asilo che lo pagano. Il provvedimento è stato giustificato come un modo di venire incontro alle richieste di alcune famiglie con reddito basso, ma da alcuni membri dell'opposizione è stato bollato come una "vergognosa discriminazione degli alunni". Il sindaco ha risposto bollando la polemica come "elettorale".

Due menù - Secondo le intenzioni della Giunta, dall'anno prossimo le famiglie si troveranno di fronte alla scelta tra due menu: uno meno costoso, da 4 euro, senza il dolce a fine pasto, e uno invece con dessert incluso che costerà 40 centesimi in più. Una piccola differenza che nel caso di alcune famiglie può comunque essere decisiva. A scapito però dei bimbi che a tavola vedranno i compagni gustarsi il dolce mentre loro dovranno accontentarsi di primo, secondo, contorno, pane e frutta.

Su Fucci e la Giunta si sono scatenate le critiche delle forze di opposizione. La vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, e il collega senatore Raffaele Ranucci, hanno definito la cosa come appartenente a "una cultura discriminatoria"., "Il Movimento 5 stelle, nascondendosi dietro al cosiddetto governo partecipato - dicono -, arriva al punto di far subire a dei bambini nell'età più delicata l'esperienza più terribile, la diseguaglianza sociale".

Il sindaco. "Polemica elettorale
" - Fabio Fucci, tira dritto sulla decisione: "La polemica sul doppio menù è solo elettorale. E' stata una decisione presa con i rappresentanti dei genitori. Noi aiuteremo chi ha più bisogno, come già facciamo oggi". Il sindaco M5S di Pomezia ha precisato: "Del bando si parla da mesi".

La Giannini: "Non mi sembra ci sia discriminazione" -
"Non conosco bene il caso, ma io sono per l'autonomia scolastica e non mi sembra una situazione di discriminazione". Lo ha detto il ministro dell'istruzione, Stefania Giannini, commentando il caso.

Contrario Zingaretti: "Scelta ignobile" - "Faccio un appello contro quell' ignobile scelta del Comune di Pomezia, che nega il dolce ai bambini più poveri. E' una vergogna: il bambino con il papà che può permettersi una certa retta avrà il pasto completo con il dolce, l'altro avrà il vassoio senza il dolce. Ma io mi domando: dove andremo a finire...?". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, presentando il bando "un taglio alla poverta", dopo aver ricordato l'articolo 3 della Costituzione.

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