Dalle maschere di bellezza naturali, alla preparazione casalinga di detergenti per la pulizia della casa fino alle ricette salva sprechi: tutte queste strategie unite insieme possono far risparmiare ben il 30% della spesa! Ne sono convinte le imprenditrici della Coldiretti che hanno avviato un progetto nell'ambito di Educazione alla campagna amica con esposizioni e dimostrazioni pratiche negli agriturismo e nelle fattorie didattiche.
Nel 2012 gli italiani hanno speso 9.600 milioni per cosmetici e prodotti per l'igiene personale, un dato leggermente in calo rispetto all'anno precedente (-1,8%). Anche i prodotti per la pulizia della casa hanno subito una contrazione: -4,2% nel 2013.
Utilizzare i prodotti con parsimonia non basta: conoscere qualche ingrediente facilmente reperibile e un po' di pratica può farci risparmiare molto. Inoltre i prodotti naturali sono anche ecologici: la cura della persona e della casa possono trasformarsi in occasioni di risparmio e rispetto per l'ambiente. Secondo la Coldiretti è possibile "imparare a conoscere le proprietà dei molti prodotti che la campagna offre e utilizzare le diverse combinazioni, sapientemente tramandate dalla tradizione, per avere ottimi risultati a bassissimo costo con un semplice fai da te." Ad esempio le bucce di limone e l'alcool puro possono trasformarsi in un efficace sgrassatore. Timo, alloro, rosmarino, sambuco e fitolacca sono la base per un detergente multiuso. Aceto e limone si trasformano in anticalcare e detergente per i vetri. Latte e yogurt scaduti sono ottimi per pulire l'argento o l'ottone. Insomma, al giorno d'oggi sembra che ingegnarsi con metodi antichi che derivano dalla tradizione delle nostre nonne sia tornato di moda: per salvare l'economia e l'ambiente!
Però la parte più rilevante della spesa casalinga è quella destinata agli alimenti: in media 477 euro al mese per famiglia. Secondo un'indagine di Coldiretti il 45% degli italiani ha ridotto gli sprechi, il 28% è riuscita ad annullarli, mentre il 26% non ha cambiato il proprio comportamento. Tra chi ha ridotto gli sprechi il 67% fa la spesa in modo più oculato, il 59% utilizza quello che avanza per il pasto successivo, il 40% riduce le dosi acquistate e il 38% fa attenzione alla data di scadenza. Anche in campo alimentare è possibile risparmiare riutilizzando gli "avanzi" in modo fantasioso: polpette, pizze farcite, ratatouille, frittate e macedonie. Fino ad arrivare ai piatti della cultura enogastronomica territoriale basati sull'uso degli alimenti avanzati come i canederli trentini, la ribollita toscana o la frittata di pasta tipica del Sud.Gli sprechi alimentari in Italia equivalgono a un valore annuale di ben 11 miliardi di euro! Riscoprire le antiche tradizioni culinarie è "forse l'unico elemento positivo della crisi in un Paese come l'Italia dove, a causa degli sprechi dal campo alla tavola, viene perso cibo per oltre dieci milioni di tonnellate" ci ricorda il presidente della Coldiretti, Sergio Marini.