PRESSIONI PER NOMINE ALL'ASL

Arrestato Paolo Romano per concussione Il ministro Alfano: "Meglio se dopo il voto"

Il presidente del Consiglio regionale campano, candidato alle Europee con Ncd, avrebbe esercitato pressioni per le nomine ai vertici dell'Asl di Caserta. Il vice presidente del Csm, Michele Vietti: "Giustizia a orologeria? Non facciamo accostamenti impropri"

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Il presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, candidato alle elezioni europee con Ncd, è stato messo agli arresti domiciliari per tentata concussione. A Romano vengono contestate pressioni per far nominare il direttore sanitario e quello amministrativo dell'Asl di Caserta. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha commentato: "I magistrati potevano fare le loro scelte prima della presentazione delle liste o dopo le elezioni".

L'accusa è convinta che Romano, nel corso di vari incontri avuti con l'attuale direttore dell'Asl di Caserta, Paolo Menduni, avrebbe fatto riferimento a una sorta di accordo politico che prevedeva la spartizione di incarichi apicali nella pubblica amministrazione regionale.

Per il procuratore della Repubblica, Corrado Lembo, il presidente del Consiglio regionale campano avrebbe inoltre esercitato pressioni e minacce verso il funzionario per costringerlo a revocare le nomine di dirigenti effettuate senza assecondare le sue richieste.

Ad accusare Romano proprio Menduni - E' stato proprio il direttore generale dell'azienda sanitaria di Caserta, Paolo Menduni, a raccontare agli inquirenti, senza lesinare sui particolari, gli incontri avuti con Romano e "le pressioni e le minacce subite per operare nomine gradite". Lo ha svelato il procuratore Lembo.

Altri dirigenti dell'Asl stessa hanno poi confermato la versione di Menduni, aggiungendo che era in atto un'operazione tesa alle dimissioni di Menduni.

"Elementi significativi di prova emergono anche dal contenuto delle conversazioni telefoniche intercettate nelle quali Romano manifestava la propria preoccupazione per la denuncia presentata dal Menduni", ha concluso Lembo.

Romano fu a capo della commissione anticamorra - Paolo Romano, 49 anni, di professione imprenditore, fu eletto per la prima di tre volte al Consiglio regionale della Campania nel 2000. Tra gli incarichi ricoperti in Consiglio anche quello di presidente della Commissione speciale anticamorra e contro la criminalità organizzata. E' stato nominato presidente dell'assemblea nel 2010.

Giudice ha aggravato le accuse della Procura -
La richiesta di arresto nei confronti di Romano è stata depositata dalla Procura il 3 febbraio. Il 15 maggio il gip ha adottato il provvedimento. Come spiegato dal procuratore Lembo, il giudice ha qualificato più gravemente i fatti contestati a Romano individuando "nelle condotte poste in essere, minacce strumentali ai suoi fini illeciti e non invece l'ipotesi dell'indebita induzione, ipotizzata dalla Procura nella sua richiesta cautelare".

Vietti: "Giustizia ad orologeria? Accostamenti impropri" - "Il nostro è un Paese in cui si vota con una tale frequenza che se le iniziative della magistratura dovessero tener conto delle ricorrenze elettorali, probabilmente non vedrebbero mai la luce". Così il vice presidente del Csm, Michele Vietti, respinge la tesi di chi parla di giustizia a orologeria per l'arresto del presidente del Consiglio regionale della Campania Paolo Romano, candidato alle elezioni europee. "Non facciamo accostamenti impropri", ribadisce. Vietti poi aggiunge: "Spesso le misure cautelari sono chieste in anticipo e concesse solo successivamente".