"RAGAZZINO UCCISO IN MODO ATROCE"

Strage in Gallura, il pm: "Frigeri agì da solo" Il 12enne Pietro ucciso con modalità atroci

L'artigiano 32enne, che aveva le chiavi di casa Azzena per poter eseguire alcuni lavori, è stato fermato con l'accusa di omicidio plurimo aggravato. Si sarebbe contraddetto più volte durante l'interrogatorio. Il suo legale: "Non era solo"

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Avrebbe agito da solo Angelo Frigeri, il 32enne incensurato fermato per la strage di sabato a Tempio Pausania in cui sono stati uccisi Giovanni Maria Azzena, la moglie Giulia e il figlio Pietro. "Il ragazzino, testimone scomodo, è stato ucciso con modalità atroci. Riteniamo non vi siano complici", ha spiegato il pm Domenico Fiordalisi. Una ricostruzione che non convince il legale di Frigeri. Il 32enne, interrogato, si sarebbe contraddetto più volte.

Fiordalisi, in conferenza stampa, descrive uno scenario differente rispetto a quello emerso in precedenza. Frigeri non sarebbe coinvolto solo perché aveva aperto la porta ai killer. Ma sarebbe egli stesso l'assassino e avrebbe agito da solo.

"Nessun elemento su presenza complici" - Fiordalisi ha spiegato che, "al momento, non esistono elementi in base ai quali poter affermare che Frigeri abbia avuto dei complici. Abbiamo motivo di ritenere che Frigeri abbia agito da solo", ha concluso il pm.

Frigeri è accusato di omicidio plurimo aggravato dalla crudeltà.

Il difensore: "Non ha agito da solo" - La ricostruzione della Procura non convince il difensore di Frigeri, Giovanni Azzena: "Il mio assistito al momento è l'unico fermato per questa vicenda, ma io ritengo non sia il solo. La sua posizione è marginale rispetto alla persona indicata come esecutore materiale".

Mistero anche su movente e arma del delitto - Bocche cucite degli inquirenti sul movente della strage familiare. A domande precise dei giornalisti il procuratore Fiordalisi non ha voluto rispondere. Così come non sono state date indicazioni sul corpo contundente, forse una spranga, usato per colpire brutalmente almeno i due coniugi Azzena. L'arma del delitto sarebbe stata poi trovata nell'appartamento.

Cosa sia realmente accaduto in quella casa di via Villa Bruna e quante persone siano state coinvolte nella strage, rimane per il momento un mistero. Il volto di Frigeri è stato inquadrato da alcune videocamere. Dalle immagini è emerso che il 32enne aveva con sè le chiavi di casa: stava infatti effettuando alcuni lavori per la famiglia.

La Procura: "Nessun serial killer in giro" - "Attendiamo ulteriori sviluppi dall'autopsia e dalla prosecuzione delle indagini, ma quello che ci interessa è tranquillizzare la comunità: non c'è alcun serial killer che si aggira in libertà per Tempio Pausania". Lo ha detto Fiordalisi confermando il fermo di Angelo Frigeri, accusato di essere il responsabile dell'uccisione dei coniugi Azzena e del figlio Pietro.

Rabbia davanti alla caserma - Insieme ai cronisti si è radunato un folto gruppo di cittadini davanti alla caserma dei carabinieri di via Sturzo. All'uscita dell'artigiano dal palazzo, i presenti hanno inveito contro di lui urlando "Bastardo, bastardo". Sconosciuto per ora il movente del brutale omicidio, l'ipotesi più avvalorata è quella legata all'ombra dell'usura.

Il legale di Frigeri verso la rinuncia all'incarico - Sarebbe vicino a lasciare l'incarico l'avvocato Giovanni Azzena che difende Angelo Frigeri. Al momento il legale, che già nel pomeriggio aveva fatto intendere di voler analizzare la situazione per decidere se proseguire o meno, non ha preso alcuna decisione ufficiale, cosa che però potrebbe già avvenire martedì mattina. L'artigiano accusato della strage familiare si era più volte contraddetto durante il lunghissimo interrogatorio in caserma, circostanza questa che potrebbe aver messo in discussione la linea difensiva.