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No Tav accusati di terrorismo, Cassazione: "Riformulare il reato"

Accolto il ricorso della difesa dei quattro attivisti imputati per l'attentato di Chiomonte: annullata con rinvio l'ordinanza di convalida degli arresti

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La Sesta sezione penale della Cassazione ha annullato con rinvio, in relazione all'accusa di terrorismo, l'ordinanza con la quale il Tribunale del riesame di Torino aveva convalidato la custodia cautelare per quattro attivisti No Tav imputati per l'attentato di Chiomonte risalente al maggio 2013. Accolto quindi il ricorso della difesa. I quattro restano comunque in carcere.

Il ricorso degli avvocati Claudio Novaro e Giuseppe Pelazza, che difendono Claudio Alberto, Niccolò Blasi, Mattia Zanotti e Chiara Zenobi, contestava la configurabilità dell'accusa di terrorismo per l'attentato al cantiere di Chiomonte messo a punto con un'azione dimostrativa il 14 maggio del 2013. Era la prima volta che questo tipo di imputazione veniva rivolta agli attivisti No Tav. La Procura della Suprema Corte aveva chiesto il rigetto del ricorso.

Difesa: "Siamo soddisfatti" - "Siamo molto soddisfatti per questa decisione della Cassazione che ha accolto la nostra tesi sulla non configurabilità dell'accusa di terrorismo a carico degli attivisti No Tav: era questo, infatti, il nodo centrale del nostro ricorso. Questo incide positivamente sul processo che è imminente e che ora si svolgerà come un processo 'normale' una volta sgomberato il campo da questa accusa pesante". Questo il commento della difesa dei quattro attivisti.

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