Chi era lì, quel giorno, non ha dimenticato: il cielo scuro, la neve che continuava a cadere, le auto e i camion bloccati. Migliaia di viaggiatori fermi, in quelle ore, senza sapere nulla, privi di informazioni. Sulle statali, e in autostrada, dove anche i pannelli a messaggio variabile, quelli che di solito avvisano su cosa sta accadendo, rimasero, se si può dire così, in silenzio.
Oggi però, per quell'emergenza gestita con grande approssimazione, l'Anas è stata condannata a pagare. Dopo la multa di 350 mila euro alla società Autostrade, arriva anche la sentenza del tribunale civile di Firenze che impone una risarcimento complessivo di 54mila euro, destinati ad una sessantina di persone- in prevalenza pisani e fiorentini- rimaste intrappolate con i loro veicoli lungo la statale tosco- romagnola.
La sentenza di oggi è la prima di questo genere e, come rivela l'avvocato Valerio Valori, che in aula contro l'Anas rappresentava gli automobilisti- può fare da apripista ad altre cause. Fino ad ora infatti non era stata mai riconosciuta la responsabilità, in casi come questo, degli enti proprietari o concessionari delle strade. Le somme che andranno che andranno a titolo di risarcimento agli automobilisti oscillano da poche centinaia ad alcune migliaia di euro, a seconda del disagio subito. Molti viaggiatori rimasero intrappolati per più di 24 ore, alcune decine di persone in balia della neve anche a bordo degli autobus che le stavano trasportando.
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