DA NAPOLI

Renzi in visita in una scuola a Napoli: "Faremo le riforme ad ogni costo"

Il premier agli alunni: "I primi cantieri in 10mila istituti"

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E' un Matteo Renzi a tutto campo quello che, da Napoli, illustra progetti e ambizioni del suo governo. "Non indietreggeremo di un passo sul percorso delle riforme", assicura il premier. "Le risorse ci sono - aggiunge - e chi dice che non ci sono dice una bugia, l'Ue ci mette in condizioni di usarle". Infine afferma: "La scuola è anche una frontiera contro la criminalità e dal 15 giugno apriremo i primi cantieri e saranno 10mila".

Secondo il premier, "il mancato uso di fondi che ci spettano dall'Europa grida vendetta. Certo è meno di quanto noi diamo all'Europa ma se usassimo i fondi come ad esempio fanno i polacchi, non avremmo il deficit infrastrutturale nel Mezzogiorno. Il giorno dopo le europee - aggiunge Renzi - sia chiaro il mandato alla nuova Ue di garantire la possibilità di escludere dal patto i fondi di cofinanziamento o quelli di sviluppo e coesione che valgono 180 miliardi".

Il presidente del Consiglio ha sottolineato l'importanza del "rispetto delle regole" nel corso della visita alla scuola elementare "Parini", nel quartiere Secondigliano. "Non è una cosa che riguarda soltanto le istituzioni ma un impegno che dobbiamo prendere tutti", ripete più volte. Il premier ha consegnato una copia della Costituzione alla dirigente scolastica e vi ha apposto la sua firma. Poi ha chiesto ad un gruppo di piccoli alunni se conoscessero l'inno di Mameli e lo ha cantato con loro.

La dirigente scolastica ha lanciato un sos al premier: ''Eravamo il fiore all'occhiello degli istituti scolastici ed ora siamo a pezzi. Alcuni insegnanti hanno chiesto interventi per il teatro che è inagibile e per le aule che sono fatiscenti. Renzi ha assicurato il suo impegno. "Troveremo i soldi per la vostra palestra", ha detto congedandosi.

Più tardi, interpellato dai giornalisti, Renzi ha espresso una considerazione politica: "Il Pd queste elezioni le vince. La volta scorsa, alle politiche, arrivò primo Grillo, secondo Bersani, terzo Berlusconi. Questa volta il podio sara' diverso".