cronaca

L'indignato risponde

Ragazzi, occhio al doping

Achille scrive:
Ho letto il suo articolo del doping e mi congratulo, Mio figlio ha corso in bicicletta per sedici anni. Ha incominciato a soli 10 anni ha vinto tutto, quando è passato alla categoria professionista ha smesso, perché era obblicato a prendere delle medicine e a doparsi. Tutti gli atleti si dopono per aumentare le loro prestazione. E' ora di finirla. E' un offesa contro lo sport e la dignità umana.

Gianni scrive:
Parole sacrosante le Sue, ma le parole, come succede quasi sempre in Italia, non si traducono mai nei fatti. Io ho la netta impressione che non si voglia combattere veramente il doping, se non con qualche azione di facciata, che molto spesso finisce nel nulla (tranne quando va a colpire una persona fragile come Pantani). Mi sa indicare nome e cognome di un personaggio dello sport (calcio, ciclismo, atletica, ecc) che abbia veramente pagato effettivamente le sue colpe? E naturalmente non parlo degli atleti, che spesso sono anche incolpevoli vittime di questo triste traffico, ma di chi sta dietro ed orchestra tutta la faccenda (dottori, manager e personaggi simili). La magistratura è stata capace di trovare "attenuanti generiche" perfino per Erra, che ha organizzato e diretto la tragica uccisione di Desirée, figuriamoci se ci diamo pena per chi propina un pò di anabolizzanti ad alcuni giovanotti (e non solo) desiderosi di emergere ! E se ogni tanto ci scappa il morto, pazienza, tanto ormai in ogni telegiornale ce ne sono almeno una decina, quando è una giornata un pò tranquilla. Ma secondo Lei quali possono essere le "attenuanti generiche" in un omicidio come quello di Desirée? Ma i giudici dove vengono allevati, in apposite aree aliene, che nulla hanno a che vedere con le normali faccende terrestri? Qualcuno ha mai indagato, o potrà mai farlo, se sono in grado di intendere e di volere quando esercitano le loro delicate funzioni? Sarebbe interessante farlo.