IL GOVERNO: NIENTE TRATTATIVE

Boko Haram: "Ragazze convertite all'Islam" Nigeria, governo: "Non pagheremo riscatti"

I fondamentalisti islamici diffondono un nuovo video: "Ragazze libere in cambio dei nostri prigionieri". L'esecutivo non è disposto a trattare: "La vendita di esseri umani è un crimine contro l'umanità"

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"Le liceali rapite sono state convertite all'Islam. Saranno liberate in cambio dei nostri prigionieri". Parola dei militanti islamici di Boko Haram che un mese fa hanno sequestrato 300 giovani e che ora hanno diffuso un nuovo video. Intanto il governo nigeriano chiude la porta alle trattative: "L'esecutivo non ha intenzione di pagare un riscatto: la vendita di esseri umani è un crimine contro l'umanità", ha detto un consigliere speciale del presidente.

Il governo: "Non trattiamo" - Il governo nigeriano si rifiuta insomma di liberare i prigionieri di Boko Haram per ottenere in cambio il rilascio delle studentesse rapite. Ad affermarlo è un ministro dell'esecutivo, citato da Al Arabiya. Il responsabile dell'Interno, Abba Moro, ha precisato che "Boko Haram non può porre condizioni" e ha detto che "naturalmente" il governo di Abuja ha rifiutato la proposta del gruppo integralista.

Nel video 100 ragazze coperte dal velo - Dura 17 minuti il nuovo video diffuso dal gruppo integralista e mostra un centinaio di ragazze, presentate come le liceali rapite il 14 aprile, coperte integralmente da un velo e in preghiera in un luogo non identificato. In sottofondo si sente la voce di Abubakar Shekau, leader di Boko Haram, che propone la liberazione delle adolescenti in cambio del rilascio di prigionieri appartenenti al gruppo estremista. In totale le liceali rapite il mese scorso, mentre erano a scuola, sono quasi trecento.

Il governatore del Borno: "Sappiamo dove sono" - Il governatore dello Stato nigeriano del Borno, Kashim Shettima, ha detto di avere informazioni sul luogo in cui si troverebbero le oltre 200 ragazze rapite. Shettima, riporta la Bbc online, ha passato ai militari del Paese informazioni di avvistamenti delle ragazze, aggiungendo di non credere che le ragazze siano state portate in Chad o Camerun.

Mogherini, appello all'Ue - "E' estremamente importante che ci sia un coordinamento e un'azione comune dell'Unione europea" per la vicenda delle studentesse rapite. Lo ha detto il ministro degli esteri, Federica Mogherini, esprimendo soddisfazione perché il Consiglio esteri, su richiesta dell'Italia, ha inserito l'argomento nell'ordine del giorno dei lavori.

Ue: immediato rilascio delle liceali - L'Unione europea, come affermano i 28 ministri degli esteri Ue riuniti a Bruxelles, chiede "l'immediato rilascio" delle studentesse e dà il suo sostegno all'intenzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu di valutare "misure appropriate contro Boko Haram".