La Ue considera "illegali" e "non riconosce il risultato" dei cosiddetti referendum organizzati dai separatisti filorussi a Luhansk e Donetsk. Lo afferma la portavoce dell'Alto rappresentante per gli Affari esteri, Catherine Ashton, aggiungendo che "coloro che hanno organizzato le consultazioni non hanno legittimità democratica e la loro organizzazione va contro gli obiettivi della Dichiarazione Comune di Ginevra per diminuire le tensioni".