Il referendum separatista organizzato dai filorussi per l'11 maggio nell'Ucraina sud-orientale è in realtà iniziato in anticipo in due delle 53 circoscrizioni elettorali della regione di Donetsk, in seguito all'aggravamento della situazione. A comunicarlo è stato il presidente della commissione elettorale dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, Roman Liaghin, citato da Itar-Tass. Operazioni già cominciate, ha detto Liaghin, a Mariupol.
La tensione nei territori dell'Est rimane alta. Se da un lato le pressioni di Mosca sono accolte con favore dalla popolazione a maggioranza russofona, dall'altra Kiev non ci sta e ha inviato migliaia di militari e decine di mezzi blindati per ristabilire la situazione, prima delle mire espansionistiche della Russia. Nel video alcuni tank, con bandiera ucraina, che vanno a forte velocità, sfondano le barricate posizionate dai filorussi.
Militari ucraini sequestrano 100mila schede elettorali già compilate - Le truppe fedeli a Kiev avrebbero fermato un gruppo armato di filorussi che viaggiava su un'auto nei pressi di Sloviansk e gli avrebbero sequestrato 100mila schede elettorali già compilate con il "sì" per il referendum separatista previsto domani nell'Ucraina sud-orientale. Lo sostiene la testata online "Obozrevatel", che pubblica anche le foto di tre presunti filorussi costretti da uomini armati a giacere a faccia in giù, con le mani legate e la testa infilata in un sacco di plastica nero.