Expo 2015, mani anche sulla sanità
"Un circuito deflagrante e perverso": così nelle carte della procura viene definito il gruppo delle sette persone finite in carcere a Milano per associazione a delinquere
"Un circuito deflagrante e perverso": così nelle carte della procura viene definito il gruppo delle sette persone finite in carcere a Milano per associazione a delinquere all'alba di giovedì. "La cupola", così definita dai pm, pilotata dagli gli ex parlamentari Luigi Grillo e Gian Stefano Frigerio insieme a Primo Greganti, non riguarda solo Expo 2015, ma voleva mettere mano anche sulla sanità lombarda.
Insieme al direttore generale degli acquisti Expo Angelo Paris, all'ex segretario Udc ligure Sergio Mattozzo (al quale i militari hanno trovato in casa 12.500 in contanti nascosti), la cordata puntava ad appalti per mezzo miliardo. La fetta più corposa erano gli oltre 300 milioni che vale il progetto della "Città della salute", le cui buste con le offerte dovevano essere segrete e sono invece state rinvenute e sequestrate durante gli arresti. Ma andiamo per gradi.
I protagonisti.Gli arrestati della cosiddetta ''cupola degli appalti'' dal "compagno G" Primo Greganti, all'ex esponente Dc Gianstefano Frigerio (detto il professore), passando per l'ex senatore di Forza Italia, Luigi Grillo, e il manager di Expo 2015 Angelo Paris attendono gli interrogatori di garanzia fissati per lunedì prossimo.
Le perquisizioni. Dalle perquisizioni effettuate ieri dalla Gdf e dalla Dia di Milano emergono ulteriori dettagli: gli investigatori hanno sequestrato 10mila euro in contanti a Sergio Cattozzo, ex segretario regionale dell'Udc in Liguria che in alcuni filmati è ripreso mentre intasca del denaro, e 2mila euro allo stesso Frigerio, mentre sotto sequestro sono finite anche le buste, o meglio, le bustarelle, chiuse con le offerte sul progetto Città della Salute.
Le cifre. Dalle carte dell'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dai pm di Milano Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio, saltano fuori anche alcune cifre: più di mezzo miliardo di euro, infatti, è il valore complessivo degli appalti, anche relativi a molti ospedali lombardi e alla società pubblica Sogin, su cui la ''cupola'', di cui avrebbero fatto parte anche l'ex senatore di Forza Italia, Luigi Grillo, e il manager di Expo 2015 spa, Angelo Paris, aveva messo gli occhi. E gli inquirenti, al momento, hanno accertato il versamento o la promessa di tangenti per un totale di circa un milione di euro.
Il sistema. Sempre dagli atti delle indagini si capisce che nell'ambito di quella "saldatura"' tra imprese e cooperative, riconducibili a diversi schieramenti politici, Greganti, Frigerio e Grillo cercavano di ottenere ''protezioni politiche'', a destra come a sinistra. Il "sodalizio" - come scrive il gip - imposta la consueta strategia di intervento già collaudata con riferimento ad altre gare d'appalto previa individuazione e valutazione delle "opzioni anche politiche" in grado di assicurare un intervento efficace sulla procedura ad evidenza pubblica e con successiva individuazione degli imprenditori da favorire con "avvicinamento" e "corteggiamento".
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