Folla adorante per Anastacia a Milano, dove la cantante ha incontrato la stampa ma soprattutto i fan in occasione del lancio del suo nuovo album, "Resurrection". Tra momenti emozionanti, battute spiritose e ricordi della sua carriera, Anastacia, ha anche parlato dei momenti difficili passati di recente. "Quando stavo preparando questo album sentivo che rappresentava la mia resurrezione - ha detto -. Sono contenta di essere tornata".
Tra baci, abbracci, risate, qualche lacrima, l'incontro tra la popstar e i suoi fan è una grande festa che suggella il suo ritorno sulle scene dopo il dramma del cancro affrontato l'anno scorso. Cappellino in testa, niente occhialoni ma le immancabili zeppe, la cantante di Chicago viene accolta da un coro "sei bellissima" a cui lei ha subito risposto, rompendo immediatamente il ghiaccio con il pubblico, caso mai ce ne fosse stato bisogno.
Il primo stupore nel rimirare la folla arrivata alla Feltrinelli per celebrare la cantante e farsi firmare una copia del nuovo album, è nel constatare come sia formata da ragazzi giovanissimi, molti dei quali, quando uscì "Not That Kind" nel 1998, andavano (forse) all'asilo. Quello del rinnovo generazionale è un fenomeno raro e per nulla semplice nel pop, tanto più considerando che "Resurrection", senza contare l'album di cover "It's A Man's World" del 2012, è il primo lavoro dopo quasi sei anni. Per questo la gratitudine e il feeling con i fan sono palpabili nel modo in cui lei si rivolge ai fan. "Vi guardo negli occhi e lo ripeto oggi come dieci anni fa - afferma -. Siete la mia famiglia, vi sono molto grata per come mi avete accettata". Non ci pensa due volte a scendere dal palchetto per abbracciare teneramente prima un fan che le si presenta come "l'uomo forte" che lei cerca, e poi una ragazza che preso il microfono per fare una domanda scoppia in lacrime per l'emozione.
"Resurrection" ha molti significati, due dei quali sono intrecciati a filo doppio con il privato di Anastacia. "Intanto tempo fa mi è stato detto che nella mitologia greca il mio nome significava 'resurrezione' - spiega -. Inoltre venivo da un periodo durissimo, difficoltà personali e poi l'anno scorso, quando stavo lavorando all'album, il cancro. Quindi non sapevo cosa mi avrebbe aspettato ma sentivo che questo sarebbe stato il lavoro della mia rinascita".
Non si fa problemi ad affrontare l'argomento della malattia, legandolo sempre con il rapporto speciale che ha con i fan. "Sono forte ma i momenti difficili arrivano anche per me - dice -. Non è sempre facile. Quando sono stata male ho voluto che non si sapesse tutto quello che avevo passato e non girassero foto di me in ospedale per non turbare chi mi segue e mi vuole bene. Ma ora è importante parlarne perché voglio dire che si può lottare e vincere".
Anastacia sarà protagonista l'1 giugno all'Arena di Verona, in una serata-evento organizzata per festeggiare i "100 anni d'Opera + 1". Per lei sarà la prima volta nello storico anfiteatro, e si esibirà accompagnata dall'orchestra e dal coro dell'Arena. Per quanto riguarda i pezzi che canterà non vuole rivelare nulla. "Dovete venire a vedermi - risponde scherzosamente, e poi rivolta ai fan aggiunge -. Loro verrebbero in ogni caso, anche se dovessi cantare 'happy birthday'...".