"ANDIAMO AVANTI"

Renzi replica ai sindacati: "Devono capire che la musica è cambiata"

Il premier risponde alle critiche della Camusso: "Se vogliono dare una mano lo facciano, ma non possono pensare di bloccare tutto"

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"Noi stiamo cercando di cambiare l'Italia, se i sindacati vogliono dare una mano lo facciano". Così il premier, Matteo Renzi, al Tg5. Rispondendo alle critiche del segretario della Cgil, Susanna Camusso, il presidente del Consiglio afferma: "Sappiano che la musica è cambiata, non possono pensare di decidere o bloccare tutto loro. Se vogliono dare una mano bene, ma noi non stiamo ad aspettare loro".

"Se i sindacati vogliono cambiare l'Italia insieme a noi ci stiamo ma in un momento in cui tutti fanno sacrifici, anche la politica, anche i sindacati devono fare la loro parte partendo dalla riduzione del monte ore dei permessi e mettendo on line tutte le loro spese", ha detto il premier. "Il fatto che il massimo dell'elaborazione concettuale del leader Cgil sia l'attacco al governo, e non la preoccupazione per i disoccupati, - ha aggiunto ospite di Ballarò - è triste per i militanti della Cgil. Se Camusso ha un problema interno perché Landini chiede cose diverse è problema loro, noi vogliamo discutere ma basta con il potere di veto".

Renzi ne ha anche per la Commissione Ue, dopo la pubblicazione delle stime economiche. "Con Bruxelles accetto la scommessa: vediamo se a fine anno gli 80 euro non avranno impatto e vediamo i numeri reali. Bruxelles ha fatto il fondo Salva-Stati e Salva-Banche ora comincino a fare qualcosa per le famiglie". "Noi - ha ribadito il premier - rispettiamo tutte le regole ma, rispettandole tutte, siamo più liberi di restituire ai cittadini qualcosa dopo che per anni è stato preso".

"Berlusconi prenderà gli stessi voti" - Bollando le elezioni come un confronto "tra chi urla e chi fa proposte", il segretario del Pd ha detto che "Berlusconi prenderà più o meno gli stessi voti dell'altra volta ma il punto non è quanti voti prende Berlusconi o Grillo ma uscire dalla filosofia dell'insulto. Se vogliono lo facciano ma io non ci sto".