Ha ceduto il primo dei tre cassoni installati sulla Costa Concordia per permettere la rimozione del relitto. Il crollo ha provocato l'inclinazione delle strutture di sostegno con cui vengono posizionati i cassoni stessi per il rigalleggiamento della nave. Nessuno dei tecnici impegnati nel cantiere all'Isola del Giglio è rimasto ferito.
Dal porto si vede solo, sopra la superficie del mare, l'impalcatura che lo doveva sorreggere e che è inclinata, non più simmetrica alla fiancata di dritta del relitto: il cassone è invece sott'acqua. Era stato installato tra il 26 e il 28 aprile con un'operazione di carpenteria subacquea e finora aveva retto. Il cedimento - in due momenti successivi, due crolli a breve distanza di tempo - è avvenuto verso le 17.30.
Tecnici: "Si è impigliata una catena" - I tecnici del consorzio Titan Micoperi avrebbero individuato la causa del "disallineamento del cassone S13": "Si tratta - spiega un comunicato - di un problema legato al tensionamento di una catena che era rimasta impigliata sotto il relitto e quindi non in perfetta tensione". "La situazione - riporta sempre la nota - è sotto controllo. I tecnici interverranno quanto prima per ricollegare nel modo corretto la catena e ristabilire l'equilibrio originario del cassone".