Torino, Fassino mostra il dito medio ai tifosi granata
Tensione allo stadio Filadelfia tra il sindaco e alcuni supporter del Toro. Volano parole pesanti e Fassino replica con un brutto gesto
Tensione allo stadio Filadelfia, glorioso campo del Grande Torino che attende da vent'anni di essere ricostruito. La fondazione che si occupa del progetto invita le autorità. Sul palco si presenta il sindaco Fassino, ma i tifosi granata lo contestano. Lui si innervosice e mostra il dito medio. Poi la spiegazione: "Degli ultras mi hanno aggredito e insultato la mia famiglia, ho reagito istintivamente e me ne rammarico. Ma dico no alle intimidazioni".
"Un ristretto gruppo di ultras ha ritenuto di aggredirmi e insultare me e la mia famiglia preventivamente, persino con lancio di pietre, cosa che ha provocato una mia istintiva e umana reazione, di cui naturalmente mi rammarico", ha spiegato il primo cittadino di Torino. "Comportamenti intimidatori non sono tollerabili - ha proseguito -. E comunque la mia reazione non era certo rivolta ai veri tifosi".
"Quelle intemperanze violente non corrispondono ai sentimenti dei tantissimi tifosi che manifestano la loro fede granata con passione e generosità e verso i quali ho sempre avuto e ho il massimo rispetto - ha continuato Fassino -. E qualunque mia reazione all'accerchiamento non era certamente rivolta a nessuno di questi veri tifosi". "Per rispetto a loro e alla loro storia, al valore della giornata del 4 maggio, ero lì e vi sono rimasto nonostante la violenta intimidazione", ha aggiunto.
"Questi episodi - ha concluso il sindaco - non devono farci dimenticare che la giornata di ieri era dedicata alla commemorazione del Grande Torino e all'avvio finalmente della ricostruzione del Filadelfia, di cui questa Amministrazione e il Torino FC, dopo tanti anni, sono primi protagonisti".
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