ATTESA FINITA

Alitalia, arrivata la lettera di Etihad Lupi: Del Torchio esporrà trattativa

Il ministro: "Restiamo convinti che l'alleanza tra le due compagnie sia positiva per rilanciare il trasporto aereo e la nostra compagnia". Tagli per 400 milioni, 2mila gli esuberi?

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"L'amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, mi ha comunicato che Etihad ha mandato la lettera in cui ha risposto alle osservazioni della compagnia italiana". Lo ha fatto sapere il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi.

Sono state dunque rese note le repliche alle osservazioni che erano stato presentate da Alitalia alla compagnai degli emiri in fase di trattative. "Credo - ha aggiunto il ministro - che la compagnia italiana stia ora esaminando le controproposte arrivate per presentare poi ad azionisti e governo a quale punto sia giunta la trattativa".

"Vedremo finalmente i contenuti - ha ripreso Lupi -. Noi rimaniamo convinti che l'alleanza tra Etihad e Alitalia sia buona per rilanciare il trasporto aereo in Italia e la nostra compagnia di bandiera".

Tagli per 400 milioni e 2mila esuberi - Fonti vicine al dossier fanno sapere che la lettera conterrebbe le condizioni per chiudere l'accordo e definisce i contorni della trattativa ponendo "le condizioni per portare avanti il negoziato". Alitalia metterebbe sul piatto, con un segnale che sicuramente non procurerà dispiaceri ad Etihad, tagli ai costi per 400 milioni di euro, un importo superiore ai circa 300 milioni annunciati a luglio 2013. Restano invariati i numeri relativi ai tagli del costo del lavoro: 128 milioni, di cui ne mancano ancora all'appello 48 (si punterebbe al blocco di indennità e alla riduzione degli stipendi oltre i 40.000 euro).

Nella lettera potrebbe esserci nero su bianco la cifra che Etihad intende versare nelle casse di Alitalia e che potrebbe essere salita fino a 560 milioni di euro, a fronte delle principali richieste della compagnia araba: in primis il nodo del debito, che Etihad vorrebbe rinegoziare per 400 milioni e su cui le trattative con le banche sarebbero ancora in corso. La preoccupazione maggiore per i lavoratori riguarda le richieste sugli esuberi, di cui non si è parlato nell'incontro con i sindacati, che rimandano la trattativa sul tema ad un momento successivo alla presentazione del piano industriale di Etihad. Le cui richieste, comunque, dovrebbero essere più vicine a 2.000 esuberi che non a 3.000, con un forte coinvolgimento del personale di terra.

Le richieste degli arabi - Tra le richieste di Etihad c'è inoltre la manleva sui contenziosi pregressi, oltre ad alcune misure infrastrutturali come l'alta velocità con Fiumicino e la liberalizzazione di Linate. "L'alta velocità negli aeroporti italiani non va portata perché ce lo chiede Etihad ma perché siamo un grande paese", ha spiegato sempre Lupi, mentre il destino di Linate continua a preoccupare le autorità lombarde.