Kiev, da Usa nuove sanzioni a Mosca Le truppe russe rientrano in caserma
La Casa Bianca impone nuove restrizioni. Mosca replica: "Risponderemo, hanno perso il senso della realtà". Ma intanto le truppe russe rientrano nelle caserme, e secondo il Pentagono Mosca ha garantito che non invaderà l'Ucraina
Torna alta la tensione tra Washington e Mosca per la crisi ucraina. Gli Stati Uniti impongono infatti "nuove sanzioni mirate" a diverse personalità e aziende russe, tra cui Rosfneft. La Russia non ci sta: "Risponderemo, hanno perso il senso della realtà". Intanto le truppe russe impegnate in manovre militari vicino al confine con l'Ucraina sono rientrate nelle loro caserme.
Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha spiegato che "non appena le autorità ucraine hanno dichiarato che non avrebbero utilizzato le unità militari regolari contro la popolazione inerme, le truppe russe sono rientrate". Mosca, secondo il Pentagono, ha quindi garantito che non invaderà l'Ucraina.
Filorussi attaccano manifestanti - Intanto militanti filorussi armati di manganelli e coltelli hanno attaccato una manifestazione di sostenitori di Kiev a Donetsk, nell'est dell'Ucraina, ferendo almeno 14 persone. Gli aggressori hanno lanciato pietre e granate assordanti sulle circa mille persone, che hanno sfilato nel centro della città per l'unità del Paese. I filorussi erano invece 500. La polizia ha cercato inutilmente di frapporsi tra i due gruppi.
Sanzioni Usa anche all'ad di Rosneft - Nel mirino di Washington anche l'amministratore delegato della compagnia petrolifera Rosneft, Igor Sechin. Le altre sei persone sanzionate sono: Oleg Belavencev, Serghiei Shemezov, il vicepremier, Dmitri Kozak, Ievghieni Murov, Aleksiei Pushkov e Viaceslav Volodin.
Il governo di Mosca: "Risponderemo" - E' durissima la replica del viceministro degli esteri russo, Serghiei Riabkov, alle nuove sanzioni annunciate dagli Usa: "Non resteranno senza risposta, ci sono gli spazi per farlo. Gli Usa hanno perso il senso della realtà".
Insorti proclamano la Repubblica di Lugansk - I filorussi che si sono impadroniti dal 6 aprile scorso della sede dei servizi segreti di Lugansk, nell'Ucraina orientale, hanno annunciato la creazione della Repubblica popolare di Lugansk in una riunione svoltasi domenica. Annunciato anche un referendum per l'11 maggio per la federalizzazione del Paese.
Kharkiv, ferito il sindaco e arrestati 15 filorussi - Ghennadi Kernes, sindaco della città filorussa di Kharkiv (Ucraina orientale), è rimasto gravemente ferito in un agguato. Il primo cittadino è stato ferito alla schiena da uno sconosciuto a colpi d'arma da fuoco ed è in pericolo di vita. Lo riferisce l'agenzia ucraina Unian. Intanto la polizia ha arrestato 15 filorussi per aver partecipato domenica a una manifestazione non autorizzata nella piazza della Libertà di Kharkiv, Ucraina orientale, dove avevano piantato tende, costruito recinzioni di legno e sabbia, acceso fuochi. Nell'operazione, gli agenti hanno sequestrato loro una cassa di molotov, maschere, bastoni di legno e confezioni di esplosivo.
Occupati commissariato e municipio di Kostiantinivka - Un gruppo di uomini armati in mimetica e a volto coperto ha preso possesso del commissariato di polizia della città di Kostiantinivka (Kostantinovka in russo, ndr), nell'Ucraina sud-orientale, 60 km a nord di Donetsk. Lo riferisce l'agenzia ucraina Unian. Altri uomini armati si sono impossessati anche del municipio della stessa città. Lo riferisce il sito del municipio stesso, secondo cui gli autori del blitz stanno costruendo barricate.
Sparatoria in aeroporto Kramatorsk - Scambi di colpi d'arma da fuoco nell'area dell'aeroporto di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, tra miliziani filorussi e le truppe ucraine che presidiano lo scalo. Lo riferisce Interfax citando Dmitro Timciuk, giornalista e coordinatore del gruppo "Resistenza dell'informazione". Nessun ferito tra le forze di Kiev ma non ci sono informazioni sulla controparte.
SU TGCOM24