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Trappole per topi con le ruote al GP di Monaco

Divertirsi grazie alla fisica si può e lo dimostra il progetto dell’ingegner Casiraghi: trappole per topi trasformate dagli studenti in macchinine da competizione. I più bravi si sfideranno il 23 maggio nel bel mezzo del Gran Prix di Monaco.

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La presentazione si è tenuta il 24 aprile, al liceo scientifico Malpighi di Bologna, dove lo stesso promotore del progetto, l'ingegner Marco Casiraghi, ne ha spiegato le dinamiche. Stiamo parlando, come scriviamo su Skuola.net, del Monaco Mouse Trap Cars Grand Prix, una competizione, chiamiamola “automobilistica”, tra trappole per topi. Esatto, avete capito bene. Le scuole che hanno aderito al progetto, coordinato dal Principato di Monaco, una decina tra Italia, Francia e Principato, hanno già realizzato le loro macchinine partendo da un motore uguale per tutti: una trappola per topi. Le tre migliori per ogni istituto si sono sfidate ieri pomeriggio al Malpighi, dove ha presenziato anche il Principe di Monaco Pierre Casiraghi, figlio della principessa Carolina. Le 8 vincitrici sbarcheranno in finale, il 23 maggio, niente meno che al Gran Premio di Monaco. Lo scopo del progetto è ovviamente quello di avvicinare i ragazzi alla fisica, alla scienza e all'ingegneria, perché studiare, a volte, significa anche divertirsi.

IL PROGETTO – Il Monaco Mouse Trap Cars Grand Prix “è un progetto pilota, sulla falsa riga dei modelli americani, che approda quest'anno al liceo scientifico Malpighi di Bologna, grazie all'iniziativa dell'ingegner Marco Casiraghi”, spiega la preside dell'istituto, l'ex sottosegretario all'Istruzione Elena Ugolini. “Per questo primo anno vede coinvolte una decina di scuole italiane, francesi e monegasche, ma nasce con una prospettiva internazionale e già dal prossimo anno verrà esportato in altre scuole europee”. La passione per la fisica e la scienza, d'altronde, non sempre si sviluppa se confinata tra i banchi di scuola e i libri di testo. Quale miglior modo, quindi, per coinvolgere i ragazzi, se non quello di metterli all'opera? Sono stati gli studenti stessi, infatti, a realizzare le macchinine da competizione. La base comune per tutte è il motore: la molla delle trappole per topi.

VELOCEMENTE AL GP – Ideazione, progettazione e realizzazione: gli studenti di tutti gli istituti aderenti sono stati coinvolti personalmente in tutte le fasi della creazione delle Mouse trap cars, per poi sfidarsi localmente e qualificarsi alle semifinali di ieri, dove hanno combattuto fino all'ultima molla per classificarsi tra gli otto finalisti e gareggiare a Montecarlo. “I ragazzi hanno visto in concreto” continua la preside Ugolini “come i loro studi teorici possano servire ad interpretare la realtà”. Chi ha vinco? Chi ha spinto la macchinina più lontano. Chi, quindi, ha dimostrato di saper trasformare nel modo più efficiente l'energia della molla in movimento.

TEORIA ED ESTETICA - Le otto macchinine a fermarsi per ultime, quindi, si sfideranno il 23 maggio, perché i loro creatori hanno dimostrato di aver capito a pieno l'importanza dello studio teorico come base per la successiva applicazione pratica. “E' un'idea efficace, perché un'ottima occasione, per i ragazzi, di mettere in pratica ciò che studiano a scuola”, spiega la Ugolini, “l'ho visto in prima persona sui miei studenti, che hanno capito di dover mettere in pratica i loro saperi di fisica, meccanica, scienze dei materiali per riuscire a sfruttare al massimo la forza motrice della molla”. Il premio, per loro, consisterà in due giorni a Montecarlo e ai biglietti per il Grand Prix. Ma a contare sarà anche l'estetica delle macchinine: anche i design più creativi e originali, infatti, avranno i loro meritati riconoscimenti.

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