Il 24 aprile è la Giornata mondiale degli animali da laboratorio, evento lanciato in Inghilterra nel 1979 e poi riconosciuto dalle Nazioni Unite. In occasione del World Day for Laboratory Animals, le associazioni animaliste si schierano in favore dell'abolizione dei test, chiedendo anche lo stop della vivisezione. Secondo gli organizzatori, ogni anno oltre 115 milioni di animali muoiono durante la ricerca scientifica.
Stop ai test - La Giornata in difesa degli animali da laboratorio è nata su iniziativa della National anti-vivisection society di Londra e successivamente l'Onu ne ha riconosciuto ufficialmente i principi. Il 24 aprile le associazioni animaliste di tutto il mondo celebrano l'appuntamento, chiedendo la fine di tutte le pratiche di vivisezione durante test scientifici, medici e militari. La Federazione italiana Associazioni diritti Animali Ambiente ha snocciolato alcuni numeri: ogni anno circa 115 milioni di animali muoiono nel corso degli esperimenti. Di questi, 26 milioni negli Usa e 12 milioni in Europa. Si tratta di roditori, cani, suini, pesci, anfibi, uccelli e scimmie.
"Sterminio silenzioso" - La Lega anti vivisezione chiede che lo "sterminio silenzioso" si fermi e che le istituzioni si impegnino "per incentivare e finanziare i metodi sostitutivi di ricerca". "È ora che l'Italia scelga di tutelare gli oltre 2 milioni di malati di tumore, ai quali si aggiungono milioni di persone affette da altre patologie, con una seria ricerca e abbandonando tecniche obsolete che evidentemente hanno fallito", ha dichiarato la biologa di Lav Michela Kuan.
La manifestazione più grande è stata fissata per il 26 aprile a Nottingham, quando gli attivisti sfileranno per le vie della città britannica.