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Dl Irpef, Palazzo Chigi precisa: "Nessun prelievo sui conti correnti"

Aumenta l'aliquota sulle rendite finanziarie: "Solo un adeguamento alle medie europee", spiega il governo. Tagli per i ministeri: già nel 2014 dovranno risparmiare 240 milioni

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Scatta dal primo luglio l'aumento dal 20% al 26% dell'aliquota sulle rendite finanziarie che interesserà anche i dividendi staccati successivamente e le plusvalenze di azioni e fondi. Nessuna nuova tassa invece per i titoli di Stato, come Bot e Btp. L'aumento si inquadra nell'adeguamento alla media Ue della tassazione sulle rendite finanziarie. Nessun prelievo invece sugli interessi per depositi e conti correnti.

Quanto alla copertura per il bonus da 80 euro, Palazzo Chigi precisa: "La misura degli 80 euro in busta paga non è finanziata dalle rendite ma dai tagli alla spesa". Nel decreto Irpef "non c'è alcun collegamento tra la rendita finanziaria e il bonus degli 80 euro".

Dalla lotta all'evasione 15 miliardi di euro
- Il governo conta di recuperare 15 miliardi di euro, nel 2015, dalla lotta all'evasione fiscale. E' quanto previsto dal testo definitivo del dl Irpef, nel quale si ipotizza un aumento delle entrate di due miliardi rispetto al 2013. Tagli in vista per i ministeri chiamati a risparmiare, con la presidenza del Consiglio, 240 milioni di euro nel 2014: le voci di spesa da ridurre vanno individuate entro 15 giorni dall'entrata in vigore del decreto.

Taglio 5% a contratti P.A - Tra le novità prevista, anche il taglio dei contratti. Le amministrazioni pubbliche potranno, infatti, ridurre del 5% gli importi dei contratti per beni e servizi. I contratti possono essere rinegoziare in funzione della riduzione ed è fatta salva la possibilità di recedere entro 30 giorni senza penali. Le amministrazioni potranno stipulare nuovi contratti usando le convenzioni-quadro della Consip S.p.A., delle centrali di committenza regionali o tramite affidamento diretto.

Padoan, da bonus 80 euro effetti su Pil - "Il bonus di 80 euro avrà ripercussioni positive sul Pil in quanto le famiglie potranno spendere di più e le imprese saranno stimolate a investire e, di conseguenza, a creare maggiore lavoro", è la previsione del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che da Madrid non esclude che si possa superare la previsione di +0,8% del Pil.

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