MASSIMA PENA

Brasiliana uccisa a Brescia, Claudio Grigoletto condannato all'ergastolo

La giovane, con cui aveva una relazione, aspettava un figlio dall'uomo. In lacrime la famiglia della vittima. Il padre di Grigoletto: "Meglio la pena di morte"

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La Corte d'Assise di Brescia ha condannato all'ergastolo Claudio Grigoletto per l'omicidio della sua dipendente e amante Marilia Rodrigues, dalla quale aspettava un figlio. La giovane brasiliana fu uccisa il 29 agosto 2013 a Gambara (Brescia). I giudici hanno accolto la richiesta di massima pena nei confronti del pilota di aerei avanzata dal pm Ambrogio Cassiani.

Fuori da Palazzo di Giustizia la mamma di Marilia e il papà di Grigoletto si sono abbracciati e stretti la mano nonostante la tragica vicenda dei loro figli.

La difesa: "Condanna ingiusta" - "E' una condanna ingiusta. La pena andava stabilita, ma non in questi termini" hanno subito commentato i legali del condannato che avevano chiesto che non venisse contestata l'aggravante della premeditazione. "Alla luce delle prove non si può parlare di omicidio premeditato. Il gesto di Grigoletto è il frutto di un'azione di lucida follia in pieno stato d'ira", aveva sostenuto in aula l'avvocato Renata Milini chiedendo per il suo assistito il riconoscimento delle attenuati generiche.

La prima sezione della Corte d'Assise di Brescia, presidente Vittorio Masia, ha invece accolto la richiesta del pubblico ministero Ambrogio Cassiani: "Abbracciare la tesi dell'omicidio al culmine di un litigio avrebbe significato fare un nuovo torto alla ragazza".

Le lacrime dei parenti di Marilia - All'udienza hanno assistito i genitori della vittima, arrivati dal Brasile, oltre al padre e alla sorella di Claudio Grigoletto. La mamma di Marilia è scoppiata in lacrime dopo la sentenza e non ha rilasciato dichiarazioni. Per il suo legale, l'avvocato Anita Liporace "i giudici hanno valutato correttamente la gravità del fatto".

Il padre di Grigoletto: "Meglio la pena di morte" - Duro invece lo sfogo del papà di Grigoletto: "Non mi aspettavo una pena così pesante. L'errore che ha fatto mio figlio è grave ed è giusto che paghi, ma questa sentenza annulla un ragazzo. A questo punto - ha aggiunto il genitore del pilota bresciano - ripristiniamo la pena di morte così staremo bene tutti".