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Creato un cerotto nano tecnologico per la cura del Parkinson

Misura i tremori e rilascia la giusta dose di farmaco

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E' stato sviluppato un cerotto hi-tech che potrebbe rivoluzionare la vita dei malati di Parkinson. Grazie alle nanotecnologie, può "leggere" i tremori associati alla patologia e somministrare di conseguenza la giusta dose di farmaco. Più piccolo di una monetina, può essere portato al polso e impiegato anche per altre patologie motorie come la sclerosi multipla e il tremore essenziale. Il dispositivo è il risultato di una ricerca condotta presso la Seoul National University e la MC10, una start-up di Cambridge, nel Massachusetts pubblicata su Nature Nanotechnology.

La terapia attuale - Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa. I sintomi motori tipici sono il risultato della morte delle cellule che sintetizzano e rilasciano la dopamina. I movimenti della persona rallentano e ci sono dei tremori. Attualmente, i malati devono trascinarsi dei pesanti lettori per misurare i tremori. A intervalli regolari, dopo aver controllato il dispositivo, prendono le pillole. Questo, però, crea dei picchi della concentrazione del farmaco nel sangue e, in seguito, un graduale declino che causa il ritorno del tremore.

Verso una cura personalizzata - La nuova tecnologia monitora i tremori in tempo reale usando un sensore e rilascia più piccole ma più frequenti dosi di medicinale. I tremori vengono, dunque, tenuti costantemente a bada.

Dae-Hyeong Kim, tra gli autori dello studio, ha detto: "Il paziente può mettere il cerotto e dimenticarsene senza la preoccupazione per gli effetti collaterali né doversi ricodare di prendere le pillole".

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