Una trasformazione lunga e dolorosa quella da Giuseppe a Vittoria Schisano, durata tutta una vita, che si è conclusa lo scorso 24 marzo in una clinica di Barcellona con una vaginoplastica. Ora l'attrice ha detto addio per sempre al suo passato da uomo ed è pronta a sfoggiare le sue nuove forme femminili. "Giuseppe riposa in pace - ha confessato a Vanity Fair - L'ho fatto per me: oggi sono sola. Una vergine di 30 anni"
Lasciare andare quello che era stata fino a quel momento, non è stato comunque facile per Vittoria: "La notte prima dell'intervento non riuscivo a dormire. Sono uscita a passeggiare, Giuseppe l'ho salutato rientrata in stanza allo specchio. Il giorno dopo tremavo in sala operatoria e tornavo con la mente a mio padre, che non c'è più".
La rivelazione per lei arrivò nel 2011, quando recitò in "Canepazzo" di Tinto Brass: "Quel film aprì una voragine. Quando arriva la verità o ti lasci affogare o nuoti, non so come riemersi. Diedi una grande festa. I miei amici cambiarono il nome con cui ero memorizzata sui cellulari e io li pregai di prendersi dall'armadio tutti i vestiti, di non lasciarmi neanche un calzino".
La parte più difficile fu però fare accettare la decisione di cambiare sesso alla madre: "Lo spavento non la faceva ragionare, era impazzita. Ma ha voluto medicarmi lei il seno, dopo l'intervento. Adesso mi porta anche i saluti del parroco".