SPARI ED ESPLOSIONI

Ucraina, uccisi quattro filorussiPutin: "A un passo da guerra civile"

Le forze militari ucraine si sono rimpossessate dell'aeroporto vicino a Sloviank. Medvedev: "Paese sull'orlo di una guerra civile". Intanto Putin chiede una condanna dell'attacco da parte dell'Onu

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Ancora alta tensione in Ucraina dove sono scoppiati nuovi scontri armati alla periferia di Sloviansk, nella regione di Donetsk. Le forze militari di Kiev si sono rimpossessate dell'aeroporto di Kramatorsk, vicino a Sloviank, nella parte orientale del Paese. Nel blitz sono stati uccisi quattro filorussi, tra cui attivisti anti-Maidan, e due sono rimasti feriti. Lo rende not l'agenzia statale russa Ria Novosti. Putin: "A un passo da guerra civile".

E' stato il presidente ucraino ad interim Oleksandr Turcinov, in Parlamento, a intervenire in merito all'operazione. Un annuncio considerato assai indicativo dello stato di tensione che si respira in queste ore, non solo nella regione di Donetsk ma in tutta l'Ucraina. L'operazione avviata da Kiev potrebbe proseguire con l'obiettivo di liberare i numerosi edifici pubblici di altrettante città, occupati dai filorussi.

C'è tensione anche sul fronte della diplomazia internazionale. Il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, dalla Cina ha affermato: "L'uso della forza nel sud-est ucraino annullerà l'occasione offerta dalla riunione quadripartita a Ginevra prevista dopodomani tra Usa, Russia, Ucraina e Ue. Non si possono inviare i carri armati e nello stesso tempo tenere un dialogo".

Picchiato e sequestrato un candidato filorusso. Oleg Tsariov, un candidato presidente considerato filorusso, è stato nuovamente picchiato dai sostenitori del nuovo governo ucraino filo-occidentale. Tsariov, che era già stato aggredito mercoledì scorso a Mikolaiv, è stato picchiato da una folla inferocita a Kiev dopo aver rilasciato un'intervista al canale Ictv e poi, appena caricato su un'ambulanza è stato sequestrato dai paramilitari nazionalisti di "Pravi Sektor" e portato prima al quartier generale dei servizi segreti e poi in procura.

Gli Usa giustificano Kiev: "Dovevano rispondere" - "L'uso della forza non è l'opzione preferibile, ma il governo di Kiev doveva rispondere". Lo afferma il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, commentando l'operazione lanciata dalle forze ucraine nell'est del Paese, con morti e feriti in particolare a Kramatosk. La Casa Bianca loda poi quella che definisce "la moderazione" del governo di Kiev.

Putin: "Onu condanni l'attacco" - Intanto il presidente russo, Vladimir Putin, ha chiesto al segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, una chiara condanna delle azioni di Kiev Nella telefonata, il leader delle Nazioni Unite ha parlato di "allarme per la situazione altamente incendiaria nell'Ucraina orientale". Ki-moon ha detto inoltre a Putin che l'aggravarsi della crisi "danneggia profondamente" tutte le parti in causa e che va fatto ogni sforzo per disinnescare la situazione.

"Paese sull'orlo della guerra civile" - In serata Putin ha avuto un colloquio telefonico con la cancelliera Merkel. L'Ucraina, ha detto, è "sull'orlo della guerra civile". Putin, ha fatto sapere il Cremlino, "ha rimarcato che la brutale escalation del conflitto", imputata al blitz militare di Kiev nell'Est russofono, "ha portato il Paese sull'orlo della guerra civile".