LA CONTESA

Embrioni Pertini, il papà: li terremo Mamma biologica: se miei, li voglio

L'uomo, intervistato da "La Stampa", teme che in futuro il padre biologico possa mettere in atto un'azione di disconoscimento. E infatti una delle mamme coinvolte ribadisce: "Se sono miei, li voglio"

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Mentre non si placano le polemiche sugli embrioni scambiati all'ospedale Pertini di Roma, il futuro padre della coppia di gemelli impiantati per errore non si dà pace. "Siamo sconvolti da quanto accaduto e dalla fuga di notizie - dice a "La Stampa" -, mia moglie sta soffrendo terribilmente". La coppia conferma che terrà i gemelli ma si chiede: "Dove sono i nostri embrioni?". Sul caso interviene anche la possibile mamma biologica: "Se sono miei li voglio".

Da un lato quindi c'è la coppia di futuri genitori afflitta dai dubbi, sul futuro dei due gemelli, che loro vogliono tenere, e dalla "la mancanza di privacy", che li "ha destabilizzati". "Chiedo silenzio per mia moglie che ha bisogno di un po' di tranquillità", spiega il padre, preoccupato poi dalle richieste che in futuro potrebbero avanzare i genitori veri. Dall'altro c'è la possibile mamma biologica, che però non è rimasta incinta, e che al Messaggero afferma: "Eravamo quattro aspiranti mamme. Ora tre sono incinte e io no. Se lo scambio degli embrioni è avvenuto tra due delle mamme ora incinte, possono scambiarsi i figli dopo la nascita. Io, invece, che do in cambio?". Perché lei questi figli li vuole e ribadisce: "Non potrei vivere con l'idea o il sospetto che ci sono i miei bambini in giro per l'Italia". "Non voglio essere scambiata per una matta che non riesce ad avere figli e quindi vuole quelli degli altri - spiega la 36enne romana i cui embrioni sarebbero stati impiantati per errore nell'utero di un'altra donna - desidero solo che sia tutto chiaro".

Sono tanti i dubbi su cui bisognerà fare chiarezza, soprattutto dopo la nascita dei bebè perché ogni genitore intende reclamare i propri diritti sulla prole: chi perché l'ha portata in grembo, chi perché ne è genitore biologico. Per la coppia oltre al problema delle richieste che potranno avanzare i genitori biologici, ci sono poi i dubbi su cosa bisognerà raccontare ai gemelli: bisogna dire subito la verità? E se avessero bisogno di cure che prevedono un'analisi del patrimonio genetico, ad esempio? La possibile mamma biologica invece ha già deciso di intraprende delle azioni legali perché lei vuole i suoi figli. E' disperata, dato che è anche l'unica delle mamme che non è rimasta incinta. La 36enne al quotidiano romano ha anche raccontato di una battuta, che si è rivelata tragica: "Ero al mio secondo tentativo di transfer. Mi dovevano essere impiantati tre embrioni di classe A, i migliori. Mi chiamano per seconda. Non faccio in tempo a mettere piede in camera operatoria e mi rispediscono indietro", dicendole: "Scusi, ci siamo sbagliati, non è il suo turno". Poi i sanitari hanno chiamato un'altra ragazza, della sua stessa età e con un cognome simile. "Ho aspettato una mezz'ora - continua la 36enne - Quando è arrivato il mio turno ho detto, credo a una portantina, una battuta del tipo: quanto ho dovuto aspettare. E lei mi ha risposto: che, vuoi gli embrioni di un'altra?".

La speranza di uno sbaglio sullo scambio di embrioni al Pertini è ormai svanita. Anche se le analisi finora fatte non danno un esito esatto al 100 per cento. Si era parlato anche di un'amniocentesi per poter avere un dato più sicuro, ma una volta che il ginecologo ha spiegato ai due genitori i rischi a cui potevano incorrere i feti - racconta il padre - la risposta è stata "no". La 36enne infine rivolge un pensiero alla donna che porta i suoi piccoli: "Penserà: li ho tenuti per nove mesi nella mia pancia, sono i miei figli. Ma se gli embrioni, come pare evidente, non sono suoi, neanche i figli lo sono".