VALZER DI POLTRONE

Moretti nuovo a.d. di Finmeccanica Tre donne per le presidenze

Marcegaglia all'Eni, Todini alle Poste, Grieco all'Enel. Proposto un tetto ai compensi dei presidenti di 238mila euro. Renzi sulle nomine: "Forte presenza delle donne, siamo all'avanguardia in Ue"

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L'ex a.d. delle Ferrovie, Mauro Moretti, approda a Finmeccanica sempre come amministratore delegato mentre De Gennaro, attuale presidente, viene confermato. Per l'Eni la presidenza è andata Emma Marcegaglia mentre la poltrona di a.d. a Claudio Descalzi. Luisa Todini e Francesco Caio approdano alle Poste mentre la nuova presidente di Enel sarà Patrizia Grieco, a.d. Francesco Starace. Proposto un tetto ai compensi dei presidenti di 238mila euro.

Renzi: "Professionisti autorevoli, molte donne" - Soddisfatto ovviamente il premier Matteo Renzi. "Sono professionisti autorevoli, tra cui molte donne. Lavoreranno per obiettivi strategici ambiziosi - ha detto il premier - . Sono particolarmente soddisfatto per la forte presenza femminile, segno di un protagonismo che chiedeva da troppo tempo un pieno riconoscimento anche da parte del settore pubblico, in linea, anzi all'avanguardia, rispetto alle migliori esperienze europee ed internazionali".

"Tetto stipendi novità da imporre in tutta P.a." - "Il tetto fissato per le indennità dei presidenti delle societa', che passano in alcuni casi da cifre a molti zeri a 238mila euro annui lordi, costituisce una novità che speriamo si imponga come una best practice per tutta la P.a. e il segnale di una ritrovata sobrietà di un settore pubblico non più distante dai cittadini", ha sottolineato ancora Renzi.

La nuova mappa delle partecipazioni statali indicata dalle liste comunicate da Palazzo Chigi, dove non viene specificato il ruolo cui i nomi sono destinati, ma tradizionalmente il primo è quello riservato al presidente e il secondo all'a.d, vede quindi un massiccio sbarco sulla scena delle donne (anche se, per la verità, non nel ruolo operativo di amministratore). Quindi alla presidenza dell'Eni arriva l'ex numero uno di Confindustria, Emma Marcegaglia; a quella dell'Enel approda Patrizia Grieco, attualmente a capo di Olivetti; per le Poste, infine, è stata scelta Luisa Todini, ora nel cda della Rai e con un passato su posizioni di centrodestra. L'unico presidente della vecchia guardia che conserva il posto, confermando quindi ampiamente il toto-nomine impazzato nei giorni scorsi, è Gianni De Gennaro, che rimane a Finmeccanica.

Quattro volti nuovi, o in qualche caso semi-nuovi, invece, per la posizione di amministratore delegato. All'Eni e all'Enel finisce l'era rispettivamente di Paolo Scaroni e Fulvio Conti, che vengono sostituiti da due interni: al gruppo petrolifero viene promosso Claudio Descalzi, artefice della grande fortuna nell'esplorazione del Cane a sei zampe e unanimemente considerato il 'delfino' del precedente a.d, mentre al gruppo elettrico Francesco Starace conquista la poltrona principale dopo aver gestito con successo il business delle rinnovabili con Enel Green Power.

Le recenti polemiche sullo stipendio non hanno evidentemente influito sul destino di Mauro Moretti, che da amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato trasloca con la stessa posizione a gestire le complesse sfide, trasporto ferroviario in testa, che si trova ad affrontare Finmeccanica, dove è stato preferito all'interno Giuseppe Giordo; alle Poste, infine, un'altra conferma delle indiscrezioni, con mister Agenda digitale, Francesco Caio, che la spunta su un altro nome circolato con insistenza, quello dell'ad dell'Espresso Monica Mondardini. Nessun nome, per il momento, su Terna, su cui decidera' Cdp, ma per la quale si fa per la presidenza il nome di Catia Bastioli, a.d. di Novamont, azienda novarese leader nella produzione di chimica e plastica 'verde', e di Aldo Chiarini per il ruolo di a.d.