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Siena con l'incubo retrocessione

Entro 30 giugno decisioni del giudice

Proseguono gli interrogatori in Federcalcio per far luce sullo scandalo scommesse. Nella giornata di martedì sono stati ascoltati dall'ufficio indagini alcuni dirigenti del Siena, più il giocatore serbo Lazetic. Nessuno ha rilasciato dichiarazioni. Entro il 30 arriverà il primo verdetto della Disciplinare: per i giocatori potrebbero scattare squalifiche di tre anni mentre i club rischiano la retrocessione per responsabilità oggettiva.

Seconda giornata di interrogatori in via Allegri per i tesserati coinvolti nello scandalo scommesse. L'Ufficio indagini della Figc, diretto da Italo Pappa, ha chiuso le audizioni relative al Siena. In mattinata sono stati ascoltati per poco meno di due ore il direttore generale, Walter Scapigliati, e l'allenatore in seconda e preparatore dei portieri, Rosario Di Vincenzo. Nel pomeriggio si è continuato con il calciatore serbo Nikola Lazetic, il segretario Stefano Osti e il ds Nelso Ricci. Gli interrogatori riprenderanno nella mattinata di giovedì con i tesserati del Modena e con Stefano Bettarini della Sampdoria. Le audizioni continueranno venerdì e dovrebbero riguardare il Chievo. 
Mentre dalle intercettazioni emergono riferimenti precisi a partite, molte relative alla serie B, e colloqui diretti tra due degli indagati cardine - Ambrosino e Saracino - i dirigenti del club senese all'ufficio indagini hanno ripetuto quanto già detto ai magistrati di Napoli. "E' pura fantasia che Ambrosino, Ventola e D'Aversa da soli potessero condizionare le partite" ha affermato il segretario del Siena, Stefano Osti, uno degli ultimi ad essere ascoltato oggi in Figc. Insomma per il dirigente i giocatori non erano in grado di controllare una rete di "più di 300 persone". In mattinata erano stati sentiti il direttore generale, Walter Scapigliati, rimasto negli uffici per un'ora e mezza, ma che non ha voluto rilasciare dichiarazioni, e il vice del tecnico Rosario Di Vincenzo. L'unico giocatore sentito martedì è stato Nikola Lazetic, convocato come gli altri suoi compagni di squadra, ma per altri impegni arrivato oggi a Roma.
In serata sentito anche il direttore sportivo del club, Nelso Ricci, che ha ribadito la tranquillità della società. E da Siena ci pensa anche il presidente, Paolo De Luca, a gettare acqua sul fuoco. "Continuiamo ad essere tranquilli, la salvezza ce la siamo conquistata sul campo. Siamo certi che verrà riconosciuta la nostra estraneita' rispetto a questa vicenda. Giustizia sara' fatta e il prossimo anno il Siena giochera' ancora in serie A, come si è meritato lungo tutta la stagione". Giovedi' nuova puntata in federcalcio: questa volta tocca al Modena, altro club finito al centro delle indagin