DA EVA ALLE FAVOLE

Debora Villa: "Uno spettacolo sessista per ridare dignità al ruolo della donna"

L'attrice è in scena al Manzoni di Milano dal 14 al 16 aprile con "Donne che corrono dietro ai lupi". "E' un percorso da Adamo ed Eva a oggi nel quale la donna si prende la totale rivincita"

© ufficio-stampa

Per la rassegna "Ridere alla grande", dal 14 al 16 aprile va in scena, al teatro Manzoni di Milano, "Donne che corrono dietro ai lupi", con Debora Villa. Uno spettacolo che, tra storia antica e recente, tra favole e cronache, prova a capire quale sia la situazione della donna ai giorni nostri. "E' un percorso di totale rivincita - dice a Tgcom24 -. Vorrei lo definissero sessista, significherebbe che siamo finalmente in una società senza disuguaglianze".

Nello spettacolo, che ha ispirato anche un libro omonimo, Debora Villa accompagna lo spettatore in un percorso fatto di microracconti ironici e taglienti, una brillante arringa in difesa dell'affermazione della donna, a dimostrazione del fatto che forse il sesso debole oggi giorno non sia più quello femminile.

In radio tutti i giorni, in televisione a breve con i "Cesaroni", un nuovo spettacolo in scrittura e persino le prime produzioni teatrali in proprio. L'agenda di Debora è decisamente fitta, ma nel frattempo si concede questi tre giorni extra in un "tempio" per lei inedito come il Manzoni. "Già ero emozionata alla conferenza stampa di qualche mese fa - confessa -. Lo prendo un po' come un regalo di compleanno (compie gli anni domenica, il giorno prima del debutto - ndr)".

Come pensi ti troverai di fronte a un pubblico diverso dal tuo abituale?
Mi aspetto sicuramente di avere delle difficoltà serissime. Non prendo mai sottogamba il posto in cui recito ed è ovvio che ci saranno un sacco di abbonati che sono abituati a un altro genere di spettacolo. Sarà la vera sfida, conquistare anche loro.

E' evidente che i lupi in questione sono gli uomini...
Sì, ma non tutti: solo quelli cattivi. Io faccio un percorso, da Eva fino alle favole come stereotipo di riferimento, che termina proprio con una favola africana nella quale restituisco dignità alla figura femminile all'interno di questa forma narrativa. Racconta di due sposi: lui è una iena travestita da uomo e prova a uccidere lei dopo il matrimonio.

C'è quindi l'intenzione di porre un forte accento sul problema della violenza di genere?
Finalmente si stanno prendendo un po' in mano le redini di questa situazione, ma questo resta un problema mondiale. Basti pensare che per le donne tra i 15 e i 60 anni, la prima causa di morte è quella che avviene per mano di un uomo. E non uno a caso ma uno a loro vicino, un parente, un amico, il marito... In fondo il tema è trattato solo in questi due minuti finali e attraverso la favola. Ma mi sembra sufficiente. Anche perché tutto il percorso dello spettacolo è una rivincita totale. E' molto sessista il mio spettacolo.

Sembri rivendicarlo in accezione positiva, anche se di solito il termine non è usato in negativo...
Io invece vorrei che lo dicessero: il mio spettacolo è sessista! Siamo ancora talmente vittime della mentalità di una società ingiusta, che ci è dato prenderci questo privilegio. Maschilista viene usato in accezione negativa, femminista indica il voler rivendicare il diritto di un ruolo della donna dignitoso all'interno della società. Il giorno in cui saremo definite femministe nel senso di coloro che offendono il sesso opposto, saremo finalmente in una società giusta, nella quale non ci sono più disuguaglianze.

Hai mai dovuto affrontare atteggiamenti discrimantori nella tua vita?
Sono molto fortunata e combattiva. Faccio anche in modo di procurarmela la fortuna. Di sicuro non ho mai subito violenza, ho sempre incontrato uomini che erano bravissime persone. Purtroppo, anche negli uomini più illuminati, un maschilismo latente c'è. Ne siamo tutti permeati, anche le madri che dicono "è colpa delle donne che tirano su un figlio maschio così". La mentalità sta sicuramente cambiando e per fortuna non siamo così sole: ci sono un sacco di uomini meravigliosi che ci sostengono in questo.


PER INFORMAZIONI
TEATRO MANZONI
Via Manzoni 42 - 20121 Milano
Tel. 02.763.69.01
Fax 02.760.054.71
mail: info@teatromanzoni.it