Isole Borromee

Lago Maggiore: una gita alle Isole Borromee

L'Isola Madre, l'Isola Bella e l'Isola dei Pescatori, l'unica non in possesso dei Borromeo, svelano i loro tesori per una perfetta gita di primavera

Un piccolo scrigno di bellezze naturali, artistiche e storiche vi aspetta nel Lago Maggiore per una piacevole vacanza a breve raggio e dal gusto primaverile. Questi piccoli paradisi italiani sono le nobili e raffinate Isole Borromee: l'Isola Madre, Isola Bella, Isola dei Pescatori, Isolino di San Giovanni e lo Scoglio della Malghera. A voi la scelta di dove trascorrere piacevoli ore tra giardini, piante e fiori rari e bellezze artistiche e storiche di notevole pregio.

TRA GIARDINI, PALAZZI ANTICHI E TESORI D'ARTE - Acquisite nel XIV secolo dalla famiglia dei Borromeo, feudatari della zona ma di origine fiorentina, le Isole Borromee sono state oggetto di diverse trasformazioni e restauri. Tra tutte le isole dell'arcipelago, L'Isola Madre è la più grande e la più famosa di tutte sia per il suo palazzo, arredato con mobili provenienti da edifici storici della famiglia Borromeo che per l'immenso giardino all'inglese con piante rare e fiori esotici in cui vivono in libertà: pavoni, pappagalli e fagiani. Nel giardino,tra i più antichi giardini botanici d'Italia, fioriscono: azalee, rododendri, camelie, glicini, cedri, limoni, ibiscus e l'esempio europeo più grande di Cipresso del Cashmir. L'isola è raggiungibile tramite i servizi di navigazione pubblica con partenza da Stresa, Baveno, Verbania e Arona.

Parlando invece dell'Isola Bella la caratteristica che spicca maggiormente è invece il suo bellissimo palazzo barocco, fatto edificare da Carlo Borromeo III nel 1630, con il lussureggiante giardino all'italiana disposto su dieci terrazze discendenti e che custodisce piante esotiche molto rare. Domina la scena del giardino, il più bel giardino Barocco d'Europa, la statua del Liocorno, l'insegna araldica della famiglia Borromeo, insieme alle statue della Natura e dell'Arte. Anche qui pavoni bianchi girano liberamente in tutta l'area del giardino. Mentre il Palazzo è noto per le sue sale impreziosite da arazzi con tappezzerie fiamminghe e per le sue sale sotterranee con grotte artificiali, conchiglie, ninfe e specchi di marmo nero, in tipico stile dell'epoca. Una curiosità: l'isola fu chiamata Bella per volere dello stesso conte Carlo che così volle onorare sua moglie Isabella d'Adda. L'isola è raggiungibile in battello o motoscafo dagli imbarcaderi di Stresa, Verbania, Bavero e Arona.

L'Isola dei Pescatori - l'unica che non appartiene ai Borromeo - chiamata anche con il nome di Isola Superiore per la posizione più a nord rispetto alle altre isole, è sicuramente la più pittoresca delle Isole Borromee. Il suo piccolo e antico borgo è un vero e proprio gioiello in si susseguono deliziosi e strettissimi vicoli caratterizzati dalle tipiche abitazioni a più piani, su i cui balconi al posto dei fiori vengono messi in bella vista lunghi pesci esposti al sole e al vento per giungere a completa essiccazione. Non per niente si chiama: Isola dei Pescatori. Da non tralasciare: una visita alla Chiesa di San Vittore e un buon pranzetto/cenetta, a seconda dei gusti, in uno dei ristorantini tipici famosi per i loro gustosi e prelibati piatti a base di pesce, famoso il pesce persico, rigorosamente pescato nelle acquee dell'isola. L'isola è raggiungibile in traghetto, pubblico o privato, dagli imbarcaderi di Stresa, Arona, Verbania e Baveno.

Infine La Rocca di Angera si erge su uno sperone di roccia che domina la sponda meridionale del Lago Maggiore. Al suo interno, un interessante percorso conduce alla scoperta delle imponenti Sale Storiche con una straordinaria collezione composta da trecento rarissimi pezzi. Da non dimenticare anche il Museo della Bambola e del Giocattolo, il più grande d'Europa, incorniciato dall'elegante Giardino Medievale, ricco di significati simbolici.

DUE NOTE SU I RECENTI RESTAURI - Da poco tempo sono terminati sia i restauri delle celebri Grotte che dei giardini dell'Isola Bella. Un restauro completo ha interessato anche la Sala della Musica, detta anche Sala del Trattato di Stresa, con i suoi magnifici arredi. E' continuato poi il restauro delle tele della Quadreria e del Palazzo, concentrandosi quest'anno sulle tele dello Zuccarelli, in previsione di una grande mostra sull'artista. Ma altri interventi, meno visibili, anzi del tutto invisibili, sono stati portati avanti per salvaguardare i grottoni su cui si erge l'isola. Il restauro non si è limitato alle strutture ma ha interessato anche ciò che il Palazzo magnificamente ospita: dai 400 e più quadri della Quadreria Borromea, alla sequenza di rarissimi arazzi di manifattura belga, e più recentemente ai diversi manufatti e agli arredi delle Grotte.

Interventi di restauro e rafforzamento sono stati finanziati e completati anche all'esterno del Palazzo, a cominciare da obelischi, balaustre, statue, torri d'acqua, serre, per arrivare al preziosissimo patrimonio arboreo e arbustivo che fa dell'Isola Bella un unicum mondiale. Sull'Isola Madre, gli interventi sono stati focalizzati soprattutto sul patrimonio verde. Mentre sul terzo gioiello Borromeo, ovvero sulla Rocca di Angera che si erge sulla sponda sono stati compiuti interventi radicali a cominciare dalla trasformazione della banale spianata intorno alla Rocca a picco sul Lago in un meraviglioso Giardino Medievale, dove ogni essenza è stata scelta sulla base dei trattati d'epoca. Ma anche il Museo della Bambola ospitato dalla Rocca ha visto importanti interventi di restauro. Oggigiorno la casata possiede ancora l'Isola Bella e l'Isola Madre e i due scogli noti come Castelli di Cannero.

Per maggiori informazioni: www.isoleborromee.it