Boom di rilanci su eBay

Auto blu, lo sfizio di sottrarla ai politici

Gli italiani le pagano più del loro valore

La passione italiana per le auto blu. Dei politici? Dei potenti? Degli alti “papaveri” e dei “boiardi” di Stato? No, degli italiani tutti! Che sono accorsi in massa su eBay per fare la loro offerta e portarsi a casa una delle 151 auto blu messe all'asta dal governo Renzi. Le prime 25 sono state assegnate tra ieri e l'altro ieri e hanno fruttato 250.655 euro. Una briciola nel profondo rosso del debito pubblico italiano, ma di più le casse dello Stato non potevano sperare: con un boom di offerte e rilanci, i 25 italiani hanno infatti speso molto di più dell'effettivo valore di mercato delle auto messe all'asta. Cosa non si fa per portarsi a casa un'auto blu!

Il maggior incasso l'ha fruttato una BMW 525d del 2009, con oltre 78 mila km percorsi, aggiudicata al prezzo di 21.550 euro. Al prezzo più basso – 6.750 euro – è stata assegnata una Lancia Thesis del 2006 con 143.193 km sulle spalle, ma più o meno è stata pagata un'Alfa 166 del 2007 con 126.718 km (7.100 euro). Vetture con storie lunghe sulle spalle, alcune con 200 mila e passa km percorsi, eppure hanno spuntato 7-8 mila euro. Insomma, sarà perché incarnano il potere, ma l'auto blu piace, tanto che per gestire al meglio l'ondata di offerte, il governo ha deciso di introdurre la pre-approvazione, una procedura tipica delle aste su eBay per selezionare la provenienza delle stesse offerte.

Le aste andranno avanti fino al 16 aprile. L'auto più diffusa è la BMW 525, ce ne sono ben 48, ma anche le italiane se la cavano bene: 14 le Alfa 159 e 18 le Alfa 166, 31 le Lancia Thesis e ben 9 le Maserati Quattroporte che appartenevano al ministero della Difesa. E qualche chicca, come la Jaguar S-Type R (notare la lettera R) e le tre Subaru Impreza e Outback in vendita. A guadagnarci, oltre al governo, anche eBay ma sempre briciole: se si vendessero tutte le 151 vetture, il ricavo per il colosso di aste online ammonterebbe a 6.644 euro. Una somma che eBay ha promesso di devolvere in beneficenza.