Occhio all'occhio

Il must della stagione: sopracciglia alla Andy Warhol

Tutte le tecniche per un viso dalla cornice decisa. Da non escludere una vera e propria tinta

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Non bastavano le tre ore di tinta dal parrucchiere per la ricrescita dei capelli bianchi. D'ora in poi mettete in conto anche la tinta per sopracciglia. Che fossero diventate un must, le sopracciglia decise, folte, disegnate perfettamente, messe in piega con il gel, lo si era capito e ve lo avevamo anche già detto. Ma c'è di più: chi non raggiungesse risultati soddisfacenti, può adesso darsi alla tintura. Quella per sopracciglia. Un'usanza tremendamente di moda e vagamente à la Wharol.

Ci si può consolare così, l'antesignano della moda è niente di meno che Andy Wharol, che a volte rifiutava di uscire di casa perché doveva prima tingersi le sopracciglia (in una certa fase le aveva scure, come i capelli della parte bassa della testa, mentre sopra troneggiava una chioma bianca. Tra l'altro, per i patiti: da domani a Roma c'è una mostra a lui dedicata).

Ma consolazione o no, la moda è tornata e non ci si può fare nulla: le sopracciglie devono essere decise, curate, possibilmente folte, e in ogni caso leggermente più scure del colore dei capelli. Sia che dobbiate scegliere una matita apposita, per ritoccare eventuali involontari buchi lasciati da una pinzetta nervosa, sia che dobbiate soltanto perfezionarne la linea, sia che occorra una vera e propria tinta, da lasciare in posa, della durata media di tre settimane. L'indicazione è quindi una sola: sempre una nuance di colore leggermente più scura di quella dei vostri capelli, e mai rossa. Intesi? E buone sopracciglia a tutti.