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Aereo Malesia, i soccorsi: quasi impossibile trovarlo

Un veicolo sottomarino giunto nella zona dove sono stati captati dei segnali acustici

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Proseguono le ricerche del Boeing 777 della Malaysia Airlines, scomparso un mese fa. Le operazioni si concentreranno sul fondo dell'Oceano Indiano, con l'uso di un veicolo sottomarino nella zona dove sono stati captati dei segnali acustici. Ma per l'ex comandante dell'esercito australiano, Angus Houston, le speranze di ritrovare dei resti dell'apparecchio, precipitato l'8 marzo nell'Oceano indiano con 239 persone a bordo, sono pochissime.

I segnali acustici provenienti dal fondo marino e captati in questi ultimi giorni dalla nave australiana Ocean Shield sono al momento la pista privilegiata. Una volta che i segnali siano stati più precisamente localizzati, un veicolo sottomarino, il Bluefin-21, sarà inviato sul fondale alla ricerca del relitto. Ma, secondo le autorita' australiane, potrebbero volerci ancora alcuni giorni.

Lunedì l'Australia ha annunciato di avere captato nuovi segnali acustici "compatibili" con gli ultrasuoni emessi dalle scatole nere, una possibile svolta nelle ricerche che rischia pero' di non andare a buon fine se, dopo oltre trenta giorni di immersione, le presunte scatole nere smetteranno di emettere i loco segnali.

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