"Mi scuso con la famiglia di Reeva, volevo solo proteggerla". Lo ha detto Oscar Pistorius testimoniando nel processo a suo carico per l'omicidio della fidanzata a San Valentino del 2013. L'atleta si è sempre difeso dicendo di aver sparato alla donna, chiusa in bagno, scambiandola per un ladro. Le perizie dovranno stabilire se la modella sia morta al primo colpo di pistola oppure quando è stata colpita per la quarta volta. Udienza rinviata a martedì.
In lacrime e con una voce incerta e rotta dall'emozione, l'atleta olimpico ha cominciato la sua testimonianza, la prima davanti al pubblico dall'omicidio. "Non riesco a immaginare il dolore che vi ho causato", ha detto alla famiglia della ragazza.
"Mi sveglio la notte con l'odore del sangue" - "Mi sveglio la notte con l'odore del sangue e sono terrorizzato", ha detto Pistorius. "Ho paura di dormire" e "ho una guardia del corpo fuori della mia camera", ha detto ancora l'atleta rispondendo alle domande della difesa come riporta la Bbc.
"Non voglio più avere un'arma da fuoco" - Commosso e con la voce tremula, il campione paralimpico ha aggiunto: "Non voglio più avere un'arma da fuoco".
Pistorius esausto, udienza rinviata a martedì - Oscar Pistorius è "esausto" e la giudice ha deciso il rinvio dell'udienza a martedì su richiesta della difesa. "Se non succede tutti i giorni e il processo può andare avanti, non ho obiezioni" , ha detto il procuratore Gerrie Nel. "Ha l'aria esausta" ha ammesso la giudice Thokozile Masipa circa tre quarti d'ora dopo il rientro dall'interruzione per il pranzo.