Enel di Porto Tolle, Tatò e Scaroni condannati per disastro ambientale
Tre anni agli ex amministratori delegati della società per la fornitura dell'energia elettrica e del gas. Scaroni: "Estraneo ai fatti, farò ricorso". Assolto l'attuale a.d. Fulvio Conti e altri sei imputati
Gli ex a.d. di Enel Franco Tatò e Paolo Scaroni sono stati condannati in primo grado a tre anni per disastro ambientale doloso e assolti per omesse cautele nel processo a Rovigo sulla gestione della centrale Enel di Porto Tolle. I giudici hanno anche deciso l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Assolto per omesse invece l'attuale amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti. Paolo Scaroni: "Io estraneo ai fatti, farò ricorso".
"Sono stupefatto da questa decisione, come dimostrato dalle difese la centrale Enel di Porto Tolle ha sempre rispettato gli standard in vigore anche all'epoca dei fatti", ha concluso.
Con Conti sono stati assolti altri sei imputati. Il pm Manuela Fasolato aveva chiesto la condanna per tutti gli ex vertici e l'attuale a.d. di Enel, accusati di disastro ambientale per l'omessa installazione di apparecchi al fine di prevenire il deterioramento dell'ambiente circostante la centrale e l'aumento delle malattie respiratorie nei bambini, evidenziato anche dall'Istituto tumori Veneto. Scaroni e Tatò sono stati condannati anche al pagamento di provvisionali alle parti civili per circa 430mila euro.
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