Si profila una netta vittoria del premier, Recep Tayyip Erdogan, alle amministrative in Turchia. Nonostante le accuse di corruzione e le polemiche delle ultime settimane, a spoglio ancora in corso il partito del primo ministro, l'Akp, è in netto vantaggio sia a Istanbul sia ad Ankara. Si allontanano così le dimissioni di Erdogan, che aveva annunciato l'addio in caso di sconfitta alle urne.
Erano state definite le elezioni della "sopravvivenza" per Erdogan ma il "sultano" di Ankara sembra essere sopravvissuto, vincendo con un apparente netto vantaggio secondo i dati ancora parziali diffusi dall'agenzia semi ufficiale Anadolu - contestati dall'opposizione - le amministrative. Il suo partito islamico Akp, con il 50% delle schede scrutinate, è il primo con il 46,8%, in calo solo di meno di tre punti rispetto allo storico 49,6% conquistato alle politiche del 2011. Il primo partito dell'opposizione, il Chp del socialdemocratico Kemal Kilicdaroglu, che lo ha ribattezzato il "dittatore" e il "Primo Ladro", si fermerebbe al 28%, i nazionalisti del Mhp al 14.6%, i curdi del Bdp al 5%.
Erdogan: "I traditori la pagheranno" - Il premier turco è apparso al balcone della sede del Akp accompagnato dalla famiglia, con accanto il figlio Bilal, con lui protagonista di una ormai celebre conversazione telefonica intercettato nella quale parlano di come 'fare sparire' milioni di euro tenuti in casa. "Oggi il popolo ha smascherato i piani e le trappole immorali" ha detto il premier turco, e "ha dato all'opposizione uno schiaffo ottomano": "la politica dei registrazioni e delle cassette oggi è stata sconfitta" e "i politici immorali hanno perso" ha aggiunto. "C'è chi cercherà di scappare domani" ha affermato: "ma pagheranno per quello che hanno fatto". Il leader dell'opposizione Kemal Kilicdaroglu lo ha accusato durante la campagna elettorale di essere il "Primo Ladro" e un "dittatore", facendo ascoltare durante i comizi le registrazioni compromettenti uscite su Twitter e Youtube prima della loro interdizione. Erdogan ha anche affermato che "la Turchia ha bisogno di una nuova opposizione". e ha aggiunto che "una nuova Turchia è nata oggi. Questo è il giorno del matrimonio con la nuova Turchia".
Un 2013 di scandali e accuse per Erdogan - Il premier Erdogan, un islamico conservatore, è alla testa della Turchia dal 2002. Reso fragile da una serie di contestazioni nel 2013, Erdogan è stato accusato di corruzione, ma l'uomo forte del Paese accusa gli islamici dell'imam Fethullah Gulem, un tempo suo alleato, di avere montato lo scandalo.
Violenze nelle aree rurali: 8 morti - Otto persone sono morte e oltre venti sono rimaste ferite durante la giornata delle amministrative. Le vittime sono rimaste uccise negli scontri tra clan schierati con diversi candidati in aree rurali del Paese, nelle province di Hatay e Sanliurfa, vicino al confine con la Siria.