Tagli, Pinotti ai militari: siate sereni "F35? Non diventi l'aereo cattivo"
"Quando parliamo della necessità che l'Italia continui a svolgere il suo ruolo per la sicurezza del mondo, significa che non possiamo fare passi indietro", ha rassicurato il ministro della Difesa
Dopo le parole del premier Renzi di possibili tagli anche per le forze armate, è intervenuta il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a rassicurare gli animi. "Dico ai militari di stare sereni perché quando parliamo della necessità che l'Italia continui a svolgere il suo ruolo per la sicurezza del mondo, significa che non possiamo fare passi indietro", ha spiegato il ministro. Sulle polemiche per gli F35: "No a un aereo che diventa il cattivo".
"Quando parliamo di efficientamento - ha detto la Pinotti, parlando alla cerimonia per il 91/o anniversario della fondazione dell'Aeronautica militare - non significa togliere quello che è essenziale ma evitare che ci siano sprechi. Bisogna rendere la spesa pubblica più efficiente e le forze armate hanno già intrapreso questo percorso, ma non si può venire meno agli obiettivi strategici che abbiamo". Per questo, ha aggiunto, "faremo un Libro Bianco della Difesa: abbiamo bisogno di capire le minacce, i rischi e le risposte da dare".
F35, "non diventi il cattivo" - "Dell'Aeronautica militare si parla molto in questo periodo per un sistema d'arma, ma io dico no ad un sistema d'arma o ad un aereo che diventa il cattivo", ha dichiarato il ministro riferendosi alle polemiche per gli F35.
"Sfida è adeguare mezzi" - "La sfida maggiore è quella di adeguare i mezzi, le forze e l'approccio culturale per affrontare gli scenari futuri. Era il 1921 quando Giulio Douhet affermava: 'La vittoria sorride a coloro che anticipano i cambiamenti, non a coloro che attendono di adattarsi ai cambiamenti avvenuti'. Ci rendiamo conto dell'attualità di quell'affermazione, se guardiamo ai recenti eventi conflittuali e alle situazioni di crisi nel mondo, dal Mediterraneo alla Crimea", ha sottolineato la Pinotti.
"Questo quadro geostrategico - ha sottolineato il ministro - conferma l'importanza del ruolo che le forze armate sono chiamate a svolgere, in termini di difesa e sicurezza, per la tutela degli interessi del Paese nel contesto dell'Unione europea e della comunità internazionale". D'altro canto, ha rimarcato, "le ineludibili esigenze di contenimento della spesa pubblica, impongono di esaminare ogni spesa con l'occhio più critico, preservando di certo ciò che è fondamentale per l'operatività e l'efficacia dello strumento militare, ma avendo anche il coraggio di incidere su ciò che vitale non è".
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