Tragedia nel Veronese. Un bimbo di due anni, figlio di una famiglia che risiede in un campo nomadi, è morto investito da un treno regionale tra Legnago e Cerea. Il bimbo, secondo un primo accertamento, si era allontanato dal campo e accovacciato vicino al binario in un tratto curvilineo proprio mentre giungeva il treno.
Il padre: "Portata via tutta la mia vita" - "Hanno portato via la mia vita. E' bastato un attimo": è la disperazione di Davide Poli, padre del bimbo di due anni morto investito dal treno regionale. Era stato lo stesso Davide, 24 anni, assieme alla moglie di 20, a soccorrere il piccolo e portarlo all'ospedale di Legnago, dove è morto circa un'ora dopo il ricovero.
La dinamica dell'incidente - Secondo una ricostruzione della tragedia, il piccolo si è allontanato mentre la madre, pare per prendere del latte, stava rientrando nella roulotte dove la famiglia vive, all'interno di un campo nomadi confinante con la linea ferroviaria. Il bimbo attraverso un buco nella rete di divisione è passato dal campo al sito ferroviario, in un tratto dove i binari fanno una curva. Poco dopo è giunto il regionale 5564, della linea Rovigo-Verona. Il macchinista, quando si è accorto del bimbo vicino ai binari, ha suonato più volte la sirena azionando i freni, ma non è stato possibile evitare - come ha stabilito la polfer - l'investimento.