Il commercialista romano Umberto Flesca Previti, nipote dell'ex ministro Cesare Previti, è stato arrestato a Roma. L'arresto è avvenuto nell'ambito di un'inchiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli sulle procedure per la compravendita, poi non avvenuta, della clinica Ruesch spa, nota casa di cura napoletana. Nell'inchiesta sono state arrestate altre cinque persone, tra cui Dino De Megni, padre di Augusto, il bimbo rapito nel 1990.
Arresti eccellenti, oltre Previti e De Megni anche ex presidente Pisa Calcio - Tra gli arrestati, tutti ai domiciliari, anche Leonardo Covarelli, ex presidente della società Pisa Calcio.
Le indagini state avviate dalla guardia di finanza dopo che era emerso come i capitali per l'acquisto della clinica fossero frutto di riciclaggio.
Sequestro per oltre 9 milioni di euro - Nell'ambito dell'inchiesta i finanzieri hanno anche eseguito nei confronti dei sei indagati, un sequestro di beni per oltre 9 milioni di euro. Tra i beni sequestrati ci sono ville e immobili (anche di valore storico) a Bologna, Pisa, Perugia e Roma, oltre a numerosi terreni nella provincia di Cosenza.
Agli indagati vengono contestati i reati di riciclaggio e reimpiego di denaro di illecita provenienza, intestazione fittizia di valori, falso in bilancio, formazione fittizia di capitale, tutti aggravati dalla trans nazionalità.
Capitali da un fallimento fraudolento per l'acquisto della clinica - Gli indagati, secondo gli inquirenti, avrebbero usato società con sede in Austria, Germania e Gran Bretagna, sui cui conti correnti sono stati accumulati capitali sottratti dal fallimento della San Pio S.a.s. società del settore alberghiero. Secondo l'ipotesi accusatoria, i capitali frutto della bancarotta fraudolenta, successivamente, sono stati trasferiti in Italia per tentare l'acquisto del capitale della nota clinica partenopea "Ruesch" attraverso due società immobiliari, la "Iniziativa 2003" e la "New Glen srl".